“Un’Italia che non discrimina, un’Italia più giusta, un’Italia che valorizza e riconosce pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge a tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”: questa è l’Italia che vogliono, e per cui lavorano ogni giorno , tante realtà, associazioni, movimenti e persone.
A tutti coloro che si schierano contro il razzismo, le discriminazioni, la violazione dei diritti, e che credono nella necessità di un cambiamento della società italiana, l’associazione Prendiamo la parola dà appuntamento il 6 luglio, a Firenze, per una Assemblea Nazionale.
Segnate in agenda: Firenze, sabato 6 luglio, dalle 10.00 alle 17.00, presso il Dopo lavoro ferroviario in Via Alamanni, 4/A
L’iniziativa ha un obiettivo importante: la costruzione collettiva di una manifestazione nazionale, per dare voce a quanti credono nei valori del rispetto, della solidarietà, della partecipazione attiva.
E’ quindi fondamentale la partecipazione di tutti, per realizzare un percorso comune: in gioco c’è una “battaglia di civiltà”!
Per info, adesioni e promozione dell’assemblea: riprendiamolaparola@gmail.com – http://prendiamolaparola.org/
Di seguito pubblichiamo il comunicato dell’associazione
Per far sentire la voce dell’Italia che non si rassegna al razzismo!
Per esigere una legge sull’immigrazione
che affermi i diritti dei e delle migranti e rifugiati!
Per il riconoscimento del diritto alla cittadinanza di chi nasce o cresce in Italia!
Per il diritto di voto a chi risiede e lavora in Italia!
Assemblea Nazionale a Firenze, 6 luglio 2013
per costruire una manifestazione nazionale antirazzista e per i diritti negati
Ancora una volta abbiamo dovuto assistere al ritorno di cori xenofobi e razzisti di vario stampo negli stadi, sui muri delle città, nella stampa, ma anche in seno alle istituzioni della Repubblica. Ancora una volta un episodio di cronaca nera è stato usato per scatenare una campagna di criminalizzazione dell’immigrazione, unico fondo di commercio di una destra xenofoba che non ha più null’altro da offrire. La Ministra Cécile Kyenge anche lei è stata bersaglio di gravi offese ed insulti. Perché nera, perché donna, perché ha rivendicato la pluralità della sua identità, e perché ha scelto di non rimanere in silenzio.
Invece noi crediamo che c’è anche un paese che desidera il cambiamento e che continua a lottare perché quel cambiamento si produca e si affermi il diritto a una vita dignitosa e a un futuro migliore per tutti e tutte.
Crediamo sia necessario far sentire la voce di un paese che rivendica le idee dell’antirazzismo e dell’antifascismo.
Crediamo che l”esperienza della migrazione ormai appartiene a tutti i popoli e ha contribuito a costruire ricchezza, da tutti i punti di vista, in tutti i continenti. Il futuro risiede nella capacità che le società e le istituzioni avranno di instaurare l’uguaglianza di diritti e doveri.
Crediamo sia necessario unire le forze di chi non smette di esigere più diritti per tutti affinché ci sia una legge sull’immigrazione che concepisca l’immigrato come un essere umano e non come mera forza lavoro; una legge che tuteli realmente i profughi e i richiedenti asilo, una legge che riconosca il diritto alla nazionalità italiana a chi nasce o cresce in questo paese; una legge che permetta a un pezzo importante di società di esprimere il proprio voto; una politica sull’immigrazione che non sia improntata sulla repressione e criminalizzazione degli immigrati ma che invece favorisca la costruzione di una società di convivenza.
Crediamo sia ora che si senta la voce di tutti i soggetti che in Italia rivendicano questi contenuti. Crediamo sia possibile farlo unitariamente, valorizzando la diversità di approcci.
Per ciò chiamiamo le associazioni di migranti e di persone di origine migrante, le associazioni antirazziste e non solo, le organizzazioni laiche e religiose, i movimenti, sindacati e partiti ad un assemblea nazionale il 6 luglio a Firenze (Luogo ancora da stabilire) per definire e costruire collettivamente una manifestazione nazionale per condividere una battaglia di civiltà in cui sia visibile un’Italia che non discrimina, una Italia più giusta, un’Italia che valorizza e riconosce pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge a tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Per raggiungerci e promuovere questa assemblea insieme a noi scrivere a:
Associazione Prendiamo la Parola
riprendiamolaparola@gmail.com – http://prendiamolaparola.org/
Contatti:
Mercedes Frias: meloufrias@gmail.com
Mazara del Vallo: Abdelkarim Hannachi (3490545497);
Milano: Edda Pando (3278841359);
Torino: Karim Metref (3498628153);
Genova: Rachid Khay (3939008577);
Treviso: Said Chaibi (3345903250);
Roma: Charo Caceres (3398406345)