“Voi Odiate, Noi Doniamo, diffondiamo, sosteniamo“. E’ questa l’idea di fondo di un nuovo progetto contro ogni dichiarazione o atto d’odio da parte di un personaggio pubblico. Ogni offesa non solo diventa lo spunto per reagire, ma genera letteralmente più soldi e più sostegno per chi è stato offeso. E’ una sorta di guerriglia civile: ogni volta parte un’azione che trasforma le dichiarazioni o i comportamenti aggressivi in donazioni di massa proprio a quelle associazioni che difendono i diritti di chi è stato attaccato. Una sorta di ‘porgi l’altra guancia’, riveduto e corretto, in cui ogni offesa pubblica non solo diventa lo spunto per reagire civilmente ma anche per generare sostegno concreto a chi è in prima linea. Attacchi razzisti, sessisti, omofobi, xenofobi scatenano buone pratiche di protesta e di protezione delle vittime. “Ogni volta terremo conto di quanti soldi in donazioni quella particolare esternazione ha prodotto. E troveremo il modo di farlo sapere al personaggio pubblico in questione”, dicono gli autori della campagna, la cui ispirazione è di Simona Melani. Le dichiarazioni questi giorni dei ministri Salvini e Fontana, l’omicidio di Soumayla Sacko, i toni ancora da campagna elettorale della politica, hanno continuato ad alimentare un clima di tensione. Per disinnescare questa spirale, la blogger Simona Melani ha scelto di passare dalle parole ai fatti: dopo aver ascoltato le dichiarazioni del ministro Fontana ha donato 10 euro all’associazione ArciGay, a nome del ministro. Un gesto semplice, che ha colpito una sua amica, la social media manager e copywriter freelance Marianna Peracchi, la quale propone in alcuni gruppi Facebook di far diventare il gesto di Simona un’iniziativa sul lungo periodo. Infine, l’header del blog è di Chiara La Scura, illustratrice eccellente e small business etico che aiuta associazioni e piccole aziende con la progettazione grafica e la stampa dei propri gadget.
Ma come funziona? E’ molto semplice!1. Scegliete (Per ogni dichiarazione offensiva vengono segnalate 3 associazioni dedicate. E’ possibile sceglierne una o anche tutte). 2. Donate (Inserire la dicitura campagna youhatewedonate nelle note di pagamento). 3. Comunicate (Nell’apposita sezione “Contatti” potete comunicare la vostra donazione: a chi e quanti soldi, anche con uno screenshot senza i dati sensibili). L’azione si completa con la pubblicità: sui social si fa sapere il meccanismo di reazione per creare attenzione civile sul tema. E poi, si comunica al mondo attraverso l’hashtag #youhatewedonate o #voiodiatenoidoniamo.
Ovviamente se avete voglia di segnalare qualcosa che avete letto, o ancora meglio, un’associazione che vi sta a cuore, potete sempre scrivere all’indirizzo: youhatewedonate@gmail.com o sui diversi social network (qui il link alla pagina Facebook).