Atto Camera 4-10195
Presentato da GUIDESI Guido
5 agosto 2015, seduta n. 476
Ambito di interesse: accoglienza richiedenti asilo Chieve
Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
la prefettura di Cremona ha disposto l’invio di 43 migranti irregolari a Chieve, comune di 2.200 abitanti che ne ospitava già diversi;
i sedicenti profughi – approdati in Italia l’11 luglio 2015 e provenienti da Bangladesh, Eritrea, Ghana e Nigeria – sono stati destinati ad alcuni appartamenti rimasti invenduti in un condominio privato situato a via San Rocco in Chieve, a fianco di altri invece regolarmente abitati;
gli appartamenti invenduti appartengono alla «Garbata Accoglienza», una srl registrata l’8 luglio 2015, con 10 mila euro di capitale;
l’invio dei sedicenti profughi è avvenuto sulla base di una convenzione tra la sopracitata «Garbata Accoglienza» e la prefettura di Cremona datata 20 luglio 2015, esattamente lo stesso giorno in cui la suddetta società risulta essersi iscritta nei registri della camera di commercio;
a soli dodici giorni dalla sua costituzione formale, la «Garbata Accoglienza» si è quindi aggiudicata un appalto della prefettura, che le varrà 231 mila euro in cinque mesi, al termine di una «procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando», circostanza a giudizio dell’interrogante, quanto meno sospetta, che lascia intravedere la possibilità di un accordo preesistente alla gara tra la legale rappresentante della srl, Giannina Puddu, ed i vertici della prefettura di Cremona;
l’arrivo a Chieve dei nuovi aspiranti profughi ha suscitato manifestazioni e proteste, tanto da parte della locale cittadinanza, scesa in piazza, quanto degli altri migranti irregolari già ospitati, che hanno invitato gli extracomunitari appena giunti a non prendere possesso dei locali loro destinati, lamentando la scadente qualità degli immobili e la scarsità del cibo loro offerto, preparato apparentemente dalla stessa legale rappresentante della «Garbata Accoglienza» proprietaria degli appartamenti, Giannina Puddu;
la predetta Giannina Puddu ha spiegato le lamentele dei migranti irregolari ospitati negli immobili di proprietà della sua società facendo riferimento ad errori iniziali nella distribuzione delle razioni monodose di cibo, ma avrebbe ammesso, a quanto conta all’interrogante, che le docce nella struttura non funzionavano;
persistendo tuttavia irregolarità nella somministrazione delle vivande, alcuni tra i sedicenti profughi hanno chiesto cibo alla parrocchia del Paese;
successivamente è stato lamentato anche il mancato sgombero dei rifiuti dalla palazzina in cui sono ospitati;
i titolari di esercizi commerciali nella zona hanno riscontrato un’immediata riduzione del volume dei loro fatturati;
le disponibilità residue nell’immobile, una ventina di appartamenti sfitti in grado di accogliere secondo alcuni anche cento persone, fa temere ulteriori arrivi a Chieve;
il carattere unilaterale dell’assegnazione dei sedicenti profughi ai comuni da parte della prefettura di Cremona ha destato allarme anche nelle municipalità contigue a quella di Chieve –:
se il Governo sia o meno a conoscenza delle ragioni che hanno indotto la prefettura di Cremona ad optare per l’offerta fatta, da una sua società a responsabilità limitata nata appena dodici giorni prima dell’assegnazione dell’appalto;
se la gestione dell’accoglienza dei sedicenti profughi da parte della «Garbata Accoglienza» che si è aggiudicata la gara sia stata e sia conforme alle leggi ed alle aspettative del Governo, anche alla luce delle manifestazioni e proteste di vario genere verificatesi a Chieve;
come il Governo intenda assumere iniziative in risposta alle rimostranze e proteste della cittadinanza di Chieve, che chiede il trasferimento dei migranti appena trasferiti sul suo territorio ad altra località.
L’atto è disponibile presso la banca dati della Camera:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/startpage.asp