Atto Camera 4-10191
Presentata da ARTINI Massimo
5 agosto 2015, seduta n. 476
Ambito di interesse: campo Rom Castel Romano, acquisto terreni
Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
l’acquisto da parte del Campidoglio dei terreni su cui far sorgere il campo rom di Castel Romano è un’operazione durata due anni e mezzo, da quando il comune guidato da Walter Veltroni si fece concedere in uso gratuito (il 12 settembre 2005) i suoli fino alla data in cui il Campidoglio, amministrato dal prefetto Mario Morcone, in qualità di commissario straordinario, decise di comprarli (il 10 marzo 2008);
la procedura d’acquisto fu molto farraginosa a causa della dura opposizione del capogruppo di Rifondazione Comunista in Campidoglio, Adriana Spera, con l’appoggio del WWF e dell’esito di un’inchiesta, resa pubblica dalla trasmissione televisiva Report e dal giornale Il Manifesto, in cui si evidenziò che i romani avevano sostenuto una spesa pari a un milione cinquecentomila euro per dei terreni valutati circa seicentocinquantamila euro;
il 12 settembre 2005 il comune di Roma venne gratuitamente immesso nel possesso dell’area dove avrebbe fatto sorgere il campo nomadi di Castel Romano e dopo tre giorni, il 15 settembre del 2005, iniziò lo sgombero del campo nomadi di Vicolo Savini trasferendo i suoi abitanti nella nuova area di Castel Romano;
nel novembre del 2006, dopo circa un anno, il comune di Roma diede vita ad un accordo con Gianfranco Bartoli, Vincenzo Grossi, Sergio Galletti e la Ediltrigoria, proprietari dei terreni, che gli erano stati concessi in uso per costruire il campo nomadi di Castel Romano e per acquistare i suddetti 23 ettari di terreno al prezzo di 1,515 milioni di euro;
nel febbraio del 2007 il direttore del dipartimento del patrimonio del Campidoglio diede parere favorevole all’acquisto dei terreni e a marzo dello stesso anno arrivò il nulla osta del ragioniere del comune;
tuttavia, mentre il via libera all’acquisto dei terreni da parte delle commissioni capitoline VI e VII, fu emanato nel giugno del 2007, le dimissioni del sindaco Walter Veltroni del 13 febbraio 2008 e la conseguente decadenza del consiglio Capitolino, di cui Adriana Spera faceva parte, diedero nuovo slancio all’operazione;
il Ministro dell’Interno in carica in quel periodo, il 26 febbraio 2008 nominò commissario straordinario del comune di Roma, il prefetto Mario Morcone, al quale spettava il compito di guidare la città fino alle successive elezioni;
in meno di due settimane dal suo insediamento, il 10 marzo 2008, il prefetto Morcone, che attualmente ricopre il ruolo di capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, firmò la deliberazione che autorizzava il comune all’acquisto dei terreni che gli erano stati dati in uso gratuito per sistemare i rom;
il prezzo era stato concordato nel 2006 e le commissioni capitoline competenti avevano approvato l’operazione portando il commissario a firmare la delibera per l’acquisto, anche se la cifra pattuita con i proprietari era onerosa. Infatti in quel periodo l’Agenzia del territorio stabiliva valori decisamente più bassi per terreni simili nella stessa zona;
il prezzo concordato dal comune di Roma con i venditori era di 5 euro al metro quadrato per il bosco (per una superficie complessiva di circa 11 ettari) e di 8 euro per il prato (con una superficie di altri 11 ettari), a fronte di valori agricoli medi riportati nelle tabelle dell’Agenzia del territorio compresi tra gli 1,9 e i 2,2 euro per il bosco e di 3,4 euro al metro per il prato, pagando quindi una cifra pari a 1,5 milioni di euro per dei terreni che, secondo l’Agenzia del Territorio, ne valevano circa 645 mila;
la decisione di acquistare un terreno boscoso, che sorge in una Riserva Naturale, per costruire un campo nomadi avrebbe comportato l’abbattimento degli alberi a fronte di una decisione dell’Ente Regionale Roma Natura, che vigilava sulla Riserva, che prevedeva che per realizzare il campo rom non si poteva recare danno alla flora esistente né doveva essere modificato in modo permanente l’assetto del territorio –:
se risultino agli atti le ragioni della condotta del commissario prefettizio Morcone e se il Ministro interrogato intenda tener conto di tale vicenda in relazione all’attuale incarico conferito al prefetto Morcone.
L’atto è disponibile presso la banca dati della Camera:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/startpage.asp