Atto Camera 4-09399
Presentata da COLONNESE Vega
9 giugno 2015, seduta n. 438
Ambito di interesse: immigrazione, accoglienza, minori stranieri
COLONNESE e BRESCIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
«La chiamano accoglienza, il business dell’accoglienza ai minori stranieri» è il titolo del video pubblicato su Fanpage.it in data 5 giugno 2015 nel quale alcuni ex collaboratori dell’Associazione ricreativa culturale italiana con sede a Napoli descrivevano le condizioni in cui vivrebbero i minorenni stranieri non accompagnati presso sei strutture gestite dall’Arci Napoli nel comune di Casoria. Secondo tali testimonianze i minori alloggerebbero in appartamenti con infiltrazioni d’acqua, infestati da scarafaggi e in pessime condizioni igienico-sanitarie. Detti collaboratori denunciavano più volte l’inconcepibile assenza di controlli medici e di mediatori culturali, figure professionali necessarie ai fini del percorso di integrazione, in quanto hanno il compito di facilitare l’inserimento dei cittadini stranieri nel contesto sociale del Paese di accoglienza, esercitando la funzione di tramite tra i bisogni dei migranti e le risposte offerte dai servizi pubblici. Inoltre, le fonti su esposte chiarivano che, in assenza di controlli medici, erano loro stessi ad accompagnare i minori presso l’ospedale Cotugno di Napoli e quindi a scoprire che diversi giovani migranti risultavano denutriti, notevolmente disidratati, affetti da scabbia nonché da malattie infettive. Parimenti erano spesso gli operatori e i volontari del servizio civile ad anticipare di tasca propria le spese riguardanti il vitto dei ragazzi ospitati, poiché le dispense delle strutture risultavano spesso vuote;
nel 2014 arrivavano in Italia oltre dodicimila minori stranieri non accompagnati, ovvero, bambini e ragazzi che fuggendo da guerre, fame e persecuzioni, giungevano in un Paese in cui, come se non bastasse il loro vissuto, imperversa la follia di gente senza scrupoli che usa questi ragazzi per trarre profitti personali e li abbandona per mesi nella disperazione. L’ordinamento italiano prevede che vengano forniti loro assistenza ed un percorso di integrazione e a questo scopo nel 2015 questo Governo ha istituito un fondo di emergenza per il miglioramento delle capacità di accoglienza: circa 7,5 milioni di euro destinati a dieci progetti da 140 mila euro in tutto il territorio nazionale –:
se siano a conoscenza di quanto in premessa;
se intendano immediatamente fare chiarezza, per quanto di competenza ed autonomamente rispetto alla magistratura, sulla gestione sospetta delle strutture di cui sopra;
come intendano intervenire concretamente al fine di assicurare la corretta gestione del fondo di emergenza e la tutela dei diritti dei minori ospitati nelle strutture gestite dall’Arci Napoli come in tutte le strutture dislocate sul territorio italiano. (4-09399)
Fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=37120