Atto Camera 4-09198
Presentata da: MERLO Ricardo Antonio
15 maggio 2015, seduta n. 428
Ambito di interesse: migranti e lavoro, migranti italiani all’estero
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
quasi ogni anno l’Italia ha bisogno dei lavoratori stagionali per svolgere dei lavori in un certo periodo dell’anno;
si tratta spesso dei lavori che i cittadini italiani non vogliono più fare nonostante dicano che stanno anche loro vivendo la crisi economica e lavorativa;
alcuni di questi lavori si concentrano nell’agricoltura con la raccolta delle verdure e della frutta, nel turismo per servire ed accogliere i clienti durante le vacanze nei ristoranti ed alberghi al mare e negli altri stabilimenti balneari;
quest’anno il Governo italiano ha dato la possibilità di fare venire in Italia circa 13.000 lavoratori stagionali;
in Italia si sentono tante storie nei confronti dei lavoratori immigrati, basta pensare ai racconti di tutti gli immigrati che sono andati a lavorare nei campi per raccogliere pomodori ed arance nei campi del sud Italia;
in Italia si parla tanto anche di quei giovani italiani che sono andati a lavorare in Australia che si sono ritrovati nelle condizioni riservate agli immigrati in Italia;
molti di questi giovani che si trovano in terre straniere si lamentano delle condizioni disumane e delle paghe non proporzionali al lavoro svolto, delle violenze anche sessuali, in cui tante giovani donne si sono trovate;
ne è l’esempio la testimonianza di una ragazza partita da Salerno per andare in vacanza lavoro in Australia, come è stato pubblicato dal quotidiano del Corriere della Sera di alcuni giorni fa;
da altri dati riportati in diversi quotidiani nazionali si rileviamo che oltre 15 mila giovani italiani migranti si trovano attualmente in Australia, con un visto temporaneo di «Vacanza Lavoro»;
in alcuni casi i nostri giovani sono sottoposti a condizioni di aperta speculazione lavorativa. La ragione è che chi va a «cercare fortuna» in Australia ottiene un permesso di lavoro stagionale (che permette di superare le severe leggi australiane sull’immigrazione) e di ottenere una prima prova provvisoria di sistemazione nel Paese, in previsione del rinnovo del visto per un secondo anno;
per ottenerlo è necessario un documento che attesti che questi «giovani immigrati italiani temporanei» abbiano lavorato per almeno tre mesi in zone rurali australiane;
superato il primo step – lavorativo, dunque, la speranza per questi adolescenti italiani è di affrancarsi dalle campagne e sperare in un lavoro migliore –:
se i Ministri interrogati siano al corrente di queste condizioni lavorative dei nostri «juniores» emigrati all’estero, e quali concrete iniziative nell’ambito delle loro funzioni intendano porre in essere per far luce su fenomeni di sfruttamento lavorativo;
se i Ministri intendano richiedere, nelle opportune sedi diplomatiche e internazionali, che vengano attivati tutti i servizi di controllo internazionale anche in ambito di sicurezza ed igiene per favorire un lavoro dignitoso ad ogni individuo straniero che si offre con le sue forze per guadagnarsi il pane quotidiano nel mondo. (4-09198)