Atto Camera 4-08708
Presentata da: NACCARATO Alessandro
9 aprile 2015, seduta n. 405
Ambito di interesse: immigrazione, sfruttamento sul lavoro
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
il settore della logistica presenta diversi problemi: si caratterizza per un intenso sfruttamento della manodopera, in larga parte di origine straniera, e per la presenza di fenomeni di caporalato e di evasione contributiva, commessi da alcuni operatori, solitamente organizzati in società cooperative;
numerose indagini dell’autorità giudiziaria e denunce delle organizzazioni sindacali hanno evidenziato le irregolarità e le illegalità presenti nel settore;
il ricorso alla forma cooperativa viene utilizzata spesso dai maggiori operatori della logistica per abbassare il grado di tutela dei lavoratori che in molti casi svolgono le loro mansioni in un sostanziale rapporto di subordinazione;
a Padova esiste una delle più grandi zone industriali italiane nella quale hanno sede l’interporto, il mercato ortofrutticolo e numerose aziende che utilizzano cooperative della logistica per il movimento e il trasporto di merci;
nel 2010 gli interroganti avevano sollevato di fronte al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i casi di cooperative venete ed emiliane costituite per eludere il fisco;
in quella occasione le indagini dei magistrati inquirenti avevano portato alla luce ben 14,5 milioni di euro di omesse contribuzioni Inps, 13,8 milioni di mancate dichiarazioni fiscali e oltre 2,2 milioni di iva non pagata;
negli ultimi anni diversi casi hanno confermato l’allarme rispetto alle irregolarità diffuse nel comparto della logistica, dove i vincitori di appalti, pubblici e privati, hanno abusato delle norme e assoldato manodopera in violazione delle disposizioni vigenti, dando spesso luogo a fenomeni di caporalato, di sfruttamento dell’immigrazione e di palese evasione fiscale e contributiva;
è frequente il caso di grosse società che affidano lavori e servizi di facchinaggio a cooperative in una sorta di subappalto;
in questo passaggio nasce il sistema delle false cooperative (dette «cooperative spurie») che, sotto mentite spoglie, costringono i lavoratori ad accettare condizioni di lavoro estenuanti, con inquadramenti professionali ben lontani dal contratto collettivo nazionale, e retribuzioni inadeguate;
le organizzazioni sindacali hanno diffuso dati secondo cui il 90 per cento delle persone impiegate nelle cooperative è composto da lavoratori immigrati. Tale fattore rende difficile l’emersione di comportamenti illeciti e mantiene una sostanziale opacità nel regolamento dei rapporti di lavoro;
questa situazione favorisce il fenomeno del caporalato con sfruttamento di immigrati anche da parte di altri immigrati e con frequenti episodi di intermediazione illecita di manodopera;
il settore della logistica, per queste ragioni, risulta seriamente esposto al rischio di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali, da tempo presenti sul territorio, costantemente alla ricerca di spazi per utilizzare il tessuto economico per riciclare i proventi delle attività illecite e per ampliare la sfera del loro controllo su capitali e persone –:
se i Ministri siano al corrente dei fatti esposti in premessa;
quali concrete iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, anche per il tramite degli uffici territoriali del Governo, intendano porre in essere per fare luce sui fenomeni descritti, per tutelare i lavoratori del comparto, per aumentare i controlli e la vigilanza e per contrastare e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali nel settore della logistica. (4-08708)
Fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=34676