Atto Camera
Presentata da: MOLTENI Nicola
26 marzo 2015, seduta n. 400
Ambito di interesse: politiche migratorie, lotta contro il terrorismo
MOLTENI. — Al Ministro dell’interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
una brillante e complessa operazione di polizia ha portato all’individuazione ed allo smantellamento di una cellula jihadista italo-albanese, attiva nel campo del reclutamento dei cosiddetti foreign fighters che combattono in favore del sedicente Stato islamico, sorto a cavallo tra Siria ed Iraq nel 2014;
in tale contesto, la Digos ha annunciato, in data 25 marzo 2015, di aver tratto in arresto a Brescia due albanesi accusati di far proselitismo in favore del cosiddetto Califfato;
nella medesima circostanza, la Digos ha altresì reso noto di aver sottoposto a «sorveglianza speciale» un giovane italo-tunisino, residente a Cermentate, in provincia di Como, senza procedere al suo arresto o farne oggetto di indagini approfondite;
del giovane italo-tunisino sottoposto a «sorveglianza speciale» si parlava anche in un lungo rapporto curato dall’intelligence del nostro Paese e pubblicato in parte da un noto settimanale nazionale, ove si precisava che il giovane aveva manifestato più volte l’intenzione di recarsi in Siria ed Afghanistan, vantando rapporti con l’organizzazione dello Stato islamico, allora ancora denominato Isis;
l’indagine condotta dalla Digos ha confermato l’importante ruolo che i social media rivestono nelle strategie di reclutamento del sedicente Stato islamico ed, al contempo, che il territorio nazionale e quello delle province bresciana e comasca sono infiltrati dagli adepti del Califfo;
non può conseguentemente essere trascurato il pericolo che il radicamento di forti comunità di immigrati musulmani provenienti da Paesi a rischio rappresenta per la sicurezza e l’ordine pubblico –:
quali misure particolari, oltre al sequestro dei documenti per espatriare, siano applicate in caso di sottoposizioni a «sorveglianza speciale»;
se il Governo ritenga ancora opportuno, alla luce della conferma dell’importanza del web come canale di reclutamento dei jihadisti, persistere nel ridimensionamento delle capacità della polizia delle comunicazioni;
se, in ragione delle risultanze delle indagini, non si ritenga opportuno rafforzare i presidi delle forze dell’ordine nella provincia di Como, possibilmente prevedendone l’integrazione con personale specificamente addestrato alla conduzione di attività antiterroristiche;
se, in ragione dell’evidente infiltrazione jihadista in atto nel territorio nazionale, non si ritenga opportuno considerare l’adozione di misure più drastiche sotto il punto di vista del controllo dell’immigrazione clandestina, in particolare attuando un blocco navale nei confronti della Libia, riconducendo negli Stati d’origine coloro che risultino soggiornare irregolarmente nel nostro Paese e sottoponendo a più rigidi controlli i luoghi di culto islamici. (4-08588)
Fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=34192