Atto Camera
Presentata da: DIENI Federica
19 marzo 2015, seduta n. 395
Ambito di interesse: famiglia migrante, rete stradale, accoglienza, diritto di asilo
DIENI. — Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
il giorno 16 marzo 2015 è comparsa sulla stampa locale calabrese la notizia di una protesta degli immigrati del centro Sant’Anna di Crotone che avrebbe portato al blocco in tre punti della strada statale 106 causando l’irraggiungibilità del vicino aeroporto e pregiudicando, per alcune ore, la già problematica viabilità della zona;
il centro d’accoglienza di Isola Capo Rizzuto è assurto più volte agli onori della cronaca e delle inchieste giornalistiche non solo per l’entità numerica degli immigrati ivi ospitati, che l’hanno portato a ottenere il primato europeo per grandezza, ma anche per polemiche, disservizi, problemi legati alla sicurezza e proteste degli ospiti;
tra i problemi segnalati vi erano anche delle criticità legate alla gestione della struttura che trovano parziale riscontro con le motivazioni della protesta del 16 marzo 2015, almeno per quanto è stato registrato dai giornalisti;
le dichiarazioni del vicepresidente della Misericordie srl Leonardo Sacco, società alla quale è affidato il centro di Crotone, indicherebbero che la rivolta è scoppiata perché gli immigrati chiedono «il wi-fi libero nella struttura, denaro in luogo dei pocket money e avanzano lamentele per la presenza nel menu di portate, come le lasagne, a loro non gradite»;
va rilevato che, ad una più ponderata disamina dell’affermazione del vicepresidente della società, i motivi della rivolta sarebbero dunque ricollegabili alla qualità del cibo o alla sua compatibilità con precetti di natura religiosa, alla possibilità per i migranti di contattare le famiglie di origine attraverso il mezzo informatico e la possibilità di usufruire di un contributo in moneta anziché attraverso pocket money, sistema che li costringe ad utilizzare la somma giornaliera a loro disposizione esclusivamente all’interno del centro, acquistando beni dallo stesso ente gestore a prezzi non concorrenziali;
gli immigrati avrebbero inoltre richiesto procedure più rapide per l’ottenimento del diritto di asilo –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, quali siano i motivi della protesta esplosa il giorno 16 marzo 2015 al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto (KR) e perché non sia stato possibile contenerla;
per quale motivo si sia optato per l’utilizzo del cosiddetto «pocket money», consentendo nei fatti alla sola società di gestione del centro la vendita di beni all’interno di esso con prezzi imposti e non concorrenziali;
quale sia il tempo medio di attesa per il riconoscimento o meno del diritto d’asilo per un ospite del centro di accoglienza. (4-08482)
Fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=33848