Atto Camera
Presentato da: PANNARALE Annalisa
17 febbraio 2015, seduta n. 376
Ambito d’interesse: espulsione, asilo politico, carcerazione
— Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
in data 7 febbraio 2015, presso il Centro di identificazione ed espulsione di Bari, sito viale Europa, è deceduto un cittadino egiziano di 25 anni, Reda Mohamed, ospite della struttura;
il giovane è deceduto per arresto cardiorespiratorio irreversibile;
i medici in servizio al CIE, incontrati dagli interroganti in visita nei giorni scorsi presso la struttura, hanno raccontato che Reda Mohamed era obeso e affetto da una grave forma di asma, problemi notevoli rispetto ai quali, tuttavia, era stata dichiarata la compatibilità con il regime detentivo. Era stato sottoposto a visita pneumologica e gli erano stati prescritti alcuni esami che, tuttavia, non sono mai stati eseguiti in quanto «i permessi di uscita dal CIE richiedono certi tempi»;
il ragazzo era entrato nel centro in data 2 gennaio 2015, dopo esser stato per 4 anni recluso nel carcere di Biella, senza che si provvedesse alla sua identificazione;
infatti, è assolutamente e drammaticamente frequente che, finita di scontare la pena, uomini e donne che hanno ricevuto provvedimenti di espulsione amministrativi e/o giudiziari, vengano portati nei centri per essere identificati ed espulsi, in quanto durante la detenzione non è stato, possibile procedere all’identificazione. E ciò a causa della mancata o scarsa collaborazione del consolato del Paese di provenienza dello straniero, poiché per l’identificazione ai fini dell’espulsione è necessario il riconoscimento dello straniero da parte del console e successivamente il rilascio del documento di viaggio necessario per effettuare il rimpatrio;
tale procedura può richiedere molto tempo, nella maggior parte dei casi si tratta di alcuni mesi di trattenimento, che vanno a sommarsi a una pena detentiva già scontata, determinando conseguenze di carattere afflittivo per il trattenuto;
tuttavia in base all’articolo 6 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 10, si prevede una velocizzazione delle procedure di identificazione con coordinamento fra strutture carcerarie e uffici immigrazione delle questure competenti, a parere degli interroganti, probabilmente non applicata nel caso in oggetto;
il difensore di Reda Mohamed ha raccontato di una condotta esemplare avuta dal giovane egiziano; aveva fatto richiesta d’asilo da tempo ed era stato ascoltato dalla competente Commissione territoriale solo venerdì 6 febbraio 2015, il giorno prima della sua morte; contestualmente aveva avuto notizia della proroga di un mese della sua permanenza nel CIE;
tale evento critico, più in generale, è l’ennesimo episodio che caratterizza la permanenza di strutture quali i Centri di identificazione ed espulsione che, come denunciano da anni associazioni di giuristi e umanitarie, versano in una situazione esplosiva; veri e propri luoghi di detenzione amministrativa – secondo gli interroganti illegittimi, quantomeno in uno Stato di diritto – dove persone soggiacciono a trattamenti inumani e degradanti –:
quali siano le informazioni del Ministro interrogato sul grave fatto riferito in premessa e, in particolare, se nel caso specifico fosse stata attivata la procedura per l’identificazione nell’istituto di pena ove era recluso il giovane egiziano;
quali iniziative che intenda intraprendere quanto alle eventuali relative responsabilità sulla morte di Reda Mohamed;
anche alla luce di un ennesimo evento critico verificatosi all’interno di un Centro di identificazione ed espulsione – non il primo, né l’ultimo, purtroppo – se non ritenga indegno di uno Stato di diritto il permanere di tali strutture che – come testimoniato anche da continue visite di rappresentanti istituzionali, nonché di associazioni umanitarie e di giuristi – oltre a perpetrare di fatto un’illegittima detenzione amministrativa, sono caratterizzate da condizioni assolutamente inumane e degradanti e quali iniziative intenda assumere. (4-07990)
Fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=31814