Atto Senato 4-04311
Presentata da FRANCO PANIZZA
21 luglio 2015, seduta n.487
Ambito di interesse: asilo, procedura di asilo
Al Ministro dell’interno – Premesso che:
la situazione degli sbarchi sulle coste italiane di rifugiati che fuggono da sanguinosi teatri di guerra sta assumendo proporzioni sempre più ampie;
le comunità locali che hanno l’onere dell’accoglienza faticano sempre più a reggere il peso di una situazione complicata nella sua gestione, a cominciare dalle forze dell’ordine, gli uffici giudiziari e le reti di solidarietà sociale, che forniscono un prezioso contributo in tal senso;
nelle scorse settimane non sono mancati momenti di tensione tra l’Italia e alcuni partner europei rispetto al tema delle quote obbligatorie per i richiedenti asilo, un atteggiamento che scarica sul nostro Paese tutti i costi, in primis di carattere sociale, di una vicenda che invece riguarda tutta l’Europa;
l’instabilità politica di Paesi come la Siria e la Libia, e di tante altre situazioni in Africa come in Medioriente, non sembra destinata a risolversi nel breve termine, con la conseguenza che i flussi migratori continueranno con identica, se non maggiore, intensità anche nei mesi a venire;
le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria, che già scontavano situazioni di carenza di organico, strumenti e strutture, nel contesto attuale vengono quasi del tutto distolte da altre funzioni di presidio del territorio, indagine e gestione dell’ordine pubblico, soprattutto in quelle località che si trovano in prima fila a dover gestire l’approdo o la permanenza degli immigrati come dei richiedenti asilo;
per quanto da parte dell’Unione europea vi debba essere un atteggiamento di maggiore collaborazione nei confronti del nostro Paese su questo tema, è anche vero che sussiste un problema di controllo di richiedenti asilo che fanno perdere le loro tracce, circa 50.000 stando alle stime del Ministero dell’interno così come riportati dai più autorevoli organi di informazione;
tenuto conto che tutto questo genera nell’opinione pubblica una sensazione di insicurezza e di preoccupazione, sentimenti che mal si conciliano rispetto alle necessità di gestione di un fenomeno così complesso e dai tanti risvolti sotto il punto di vista umanitario e del diritto internazionale circa l’accoglienza dei rifugiati, ma anche della sicurezza e dell’ordine pubblico, dell’impegno chiesto alle forze dell’ordine come alle comunità locali, così come quello, altrettanto importante, delle relazioni coi partner europei e del ruolo che l’Europa intende giocare davanti a un fenomeno di così epocale rilevanza,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno mettere in campo ulteriori risorse e strumenti per le forze dell’ordine per aiutarle a gestire tali situazioni senza per questo ridurre la loro attività in termini di indagine, prevenzione e gestione dell’ordine pubblico in tutti gli altri ambiti, in particolare nelle località in cui i profughi vengono ospitati;
se gli strumenti normativi a disposizione dell’autorità siano adeguati al fine di espletare, in maniera corretta ed efficace, tutte le pratiche dei richiedenti asilo, con l’obiettivo di uscire dall’emergenzialità ed evitare così la fuga nel tempo che trascorre tra la richiesta d’asilo e il suo eventuale accoglimento.
L’atto è disponibile presso la banca dati della Camera:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/startpage.asp