“Spirito di collaborazione e operatività. Ovviamente con qualche eccezione. Ma questo è normale”. E’ il commento del ministro dell’Interno Alfano dopo l’incontro tenutosi giovedì scorso con Regioni e Anci sulla gestione dell’accoglienza. Un’impressione condivisa anche da Anci: “L’incontro con il governo è stato positivo, partiranno da subito dei gruppi di lavoro costituiti da Esecutivo, Comuni e Regioni”, ha affermato il presidente dell’Anci Piero Fassino, spiegando che “serve un’accelerazione per lo screening dei rifugiati e per il successivo smistamento ai Comuni, prevedendo un allargamento dell’accoglienza dei profughi ospitati dai comuni con il potenziamento del sistema Sprar“. Fassino ha inoltre ricordato la necessità di “un aumento delle commissioni per la valutazione per le richieste d’Asilo, ma bisogna fare in fretta perché quello attuale ha dei meccanismi lenti“. Un punto su cui pochi giorni fa sono intervenuti Oliviero Forti (Caritas) e Filippo Miraglia (Arci) (per info vedi qui).
Per quanto riguarda il no all’ampliamento dei posti per l’accoglienza espresso da alcune regioni – Valle d’Aosta e veneto in testa – Alfano ha dichiarato: “Credo che un criterio di giustizia debba valere per tutti: sia per i Paesi d’Europa, sia per le Regioni d’Italia”. Proprio sulla posizione assunta da alcune regioni è intervenuto il Presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, che ha parlato di “motivazioni prevalentemente politiche. Serve invece un’opzione affinché i governatori accettino una sfida umanitaria, e spero che altri presidenti di Regione mi seguano”. Sull’equa distribuzione dei migranti sul territorio nazionale Chiamparino ha espresso “piena disponibilità. Ora parte – ha proseguito il Presidente della Conferenza delle Regioni – una fase per individuare la realizzazione di nuovi hub, con l’aiuto delle amministrazioni centrali dello stato, e il potenziamento del sistema Sprar”.
A margine dell’incontro, il responsabile del Viminale ha dichiarato: “Dobbiamo chiedere ai Comuni di applicare una nostra circolare che permette di far lavorare gratis i migranti che risiedono nei loro territori”. Il riferimento del ministro è alla circolare firmata il 27 novembre da Mario Morcone, capo Dipartimento libertà civili e immigrazione, con cui vengono invitati i prefetti a far svolgere attività “di pubblica utilità” ai migranti, per “favorire l’integrazione”.
Il commenta alla proposta del ministro dell’Interno Alfano: “Una boutade elettorale e un’affermazione gravissima – ha il presidente delle Acli Gianni Bottalico – non si possono saltare le norme che regolano il lavoro”.