L’“invito” a non manifestare diffuso dalla prefettura di Macerata e dal Ministro dell’Interno è di fatto un divieto annunciato.
Si tratta di una scelta molto grave, che mette sullo stesso piano i movimenti democratici, antirazzisti e antifascisti, rispettosi della Costituzione, e i movimenti di destra, che rivendicano e praticano la xenofobia, il razzismo e l’apologia del fascismo.
Lo spettro della paura è di nuovo agitato per limitare la partecipazione democratica e criminalizzare la solidarietà con le vittime di una violenza razzista.
Essere in tanti insieme alle vittime del raid razzista di sabato scorso: questo sarebbe dovuto accadere il 10 febbraio. L’inquietante invito rivolto dal Ministero dell’Interno spingerà molte persone a rimanere a casa.
Le sei vittime ferite, naturalmente, ringraziano.