Un delitto atroce (con sevizie, torture, mutilazioni…), davvero da squadrone della morte, totalmente ignorato dai quotidiani e altri media nazionali italiani (ne hanno parlato solo i giornali locali). Forse perché gli ideatori e aguzzini del raid sono due noti e “insospettabili” cittadini di Parma e la vittima non è che un cittadino tunisino, Mohamed Habassi. E’ quanto denuncia Annamaria Rivera in un articolo pubblicato su il Manifesto e sul blog di Micromega. Il martirio di Mohamed Habassi rivela un tale abisso di orrore, barbarie e razzismo che merita una profonda riflessione collettiva. Intanto, sabato notte, sempre nella “civilissima” Parma, in pieno centro, è esplosa una molotov nella cassetta della posta di un appartamento che accoglie richiedenti asilo. Anche in questo caso, le reazioni da parte della stampa sono state pressoché nulle. Domani ci sarà un presidio, a Parma, convocato da tutte le associazioni antirazziste, ma nell’appello non c’è un solo cenno all’orrendo omicidio.
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