Pochi giorni fa, un servizio della trasmissione televisiva Le Iene ha accusato l’Unar e il suo direttore di aver indebitamente finanziato attraverso un bando pubblico e per interessi personali un’associazione nelle cui sedi si svolgerebbero attività sessuali a pagamento. Il servizio, di 12 minuti, è stato seguito dalle dimissioni del direttore dell’Unar. Quanto avvenuto però non ha portato a critiche costruttive e a un’informazione qualificata sul ruolo che l’Unar ha o potrebbe avere nel favorire un cambamento culturale nel nome dell’uguaglianza: piuttosto, si è dato spazio unicamente a un dibattito strumentale e distorto, come abbiamo sottolineato subito dopo la vicenda. E’ quanto afferma anche la Cild, Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili, che con una lettera indirizzato alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio On. Maria Elena Boschi esorta la difesa dell’Unar, in uno sviluppo che miri all’autonomia dell’Ufficio dall’autorità del Governo. “Riteniamo strategico – scrivono le associazioni che fanno parte della Coalizione, tra cui Lunaria – che si arrivi presto alla nomina di un responsabile di alto profilo dell’Unar affinché l’ufficio sia messo nelle condizioni di svolgere le sue attività e per lanciare all’opinione pubblica un segnale forte nel nome della lotta a tutte le discriminazioni, [..] in una fase delicata come quella attuale, dominata da populismi e sentimenti xenofobi”.
Diffondiamo di seguito il testo della lettera
On.le Ministro Maria Elena Boschi
Sottosegretaria alla Presidente del Consiglio
Gentile Ministro,
Le scriviamo a proposito dell’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
La Coalizione che rappresento è composta da ben trentaquattro organizzazioni della società civile italiana impegnata nei settori dei diritti dei migranti, della lotta alle discriminazioni, della giustizia, dei diritti civili e politici, della trasparenza nella pubblica amministrazione.
Molte delle nostre associazioni hanno già espresso pubblicamente la propria profonda preoccupazione per ciò che potrebbe accadere all’Unar. Il dibattito successivo al servizio televisivo delle Iene è stato distorto e poca attenzione qualificata è stata posta al tema del ruolo strategico che l’Unar ha avuto e potrebbe avere per favorire un cambiamento culturale nel nome dell’uguaglianza e delle libertà fondamentali, grazie alle attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni di carattere razzista, sessista, religioso, etnico, fondate sulla nazionalità, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.
Nei prossimi giorni l’Italia sarà sotto scrutinio del Comitato Diritti Umani delle Nazioni Unite. Nel nostro rapporto ombra che discuteremo a Ginevra davanti alla rappresentanza italiana e all’organismo multinazionale, tra il 6 e il 10 marzo, ribadiremo la nostra ferma convinzione che l’Unar va difeso, protetto ma anche reso autenticamente indipendente dall’autorità di Governo così come le stesse organizzazioni intergovernative richiedono.
Immaginiamo che una riforma di questo genere non sia facile da realizzare a fine legislatura ma per noi resta obiettivo prioritario.
In questo momento però riteniamo strategico che si arrivi presto alla nomina di un responsabile di alto profilo dell’Unar affinché l’ufficio sia messo nelle condizioni di svolgere le sue attività e per lanciare all’opinione pubblica un segnale forte nel nome della lotta a tutte le discriminazioni. Una figura che per storia, cultura personale, autorevolezza possa dare all’Unar quel ruolo di grande rilievo che ancor più potrebbe avere in una fase delicata come quella attuale, dominata da populismi e sentimenti xenofobi.
Ovviamente se ritiene possiamo in un incontro meglio spiegarle i nostri convincimenti.
Cordiali saluti.
Patrizio Gonnella
Presidente Cild
Roma, 28 febbraio 2017
via dei Monti di Pietralata, 16
00157 Roma, Italy
Tel. 06/4506850
info@cilditalia.org
www.cilditalia.org
La Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili è composta da 34 organizzazioni:
A Buon Diritto, Associazione Nazionale Stampa Interculturale (ANSI), Antigone, Associazione Studi Giuridici Immigrazione (ASGI), ARCI, ARCIGAY, Associazione 21 Luglio, Associazione Luca Coscioni, Avvocati Per Niente, Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, CIE Piemonte, Certi
Diritti, CIPSI, Cittadinanza Attiva, Cittadini del Mondo, Consiglio Italiano Rifugiati (CIR), COSPE, Diritto di Sapere, Diversity Lab, Fondazione Leone Moressa, Forum Droghe, Gruppo Umana Solidarietà, Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, Lunaria, Magen David Keshet Italia (MDKI), Movimento Difesa del Cittadino, NAGA, PARSEC, Progetto Diritti, Società della Ragione, SocietàinFormazione, Tefa Colombia, Volontari in Carcere, Zabbara