L’obiettivo della Lega? “Raccogliere 300 mila firme contro lo ius soli e per mantenere il reato di clandestinità”. Sono le parole del segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni, a margine della raccolta firme organizzata dal Carroccio sabato e domenica scorsi in alcune città italiane.
“Non ci fermeremo qui -annuncia Maroni – l’iniziativa proseguirà anche nel prossimo week end. Noi non vogliamo manifestazioni di protesta, ma coinvolgere tutti i cittadini sui temi importanti come quelli per i quali raccogliamo le firme”.
Le manifestazioni di protesta però ci sono state comunque. Ieri a Milano, in occasione del dibattito in consiglio comunale sul tema della sicurezza, i consiglieri leghisti si sono presentati a Palazzo Marino con delle magliette con la scritta: “Clandestino è reato”.
In momenti tragici e di grande dolore quello che forse occorrerebbe è silenzio, rispetto, e ascolto, per poi riflettere su quanto avvenuto e sulle necessità delle persone, dando così – forse – delle risposte utili e funzionali.
Sembra piuttosto che la Lega Nord abbia preso la palla al balzo per cavalcare slogan a cui siamo da troppo tempo abituati, e per sventolare lo spettro della paura e della criminalizzazione degli “altri”.
“Vogliamo coinvolgere tutti i cittadini sui temi importanti”, afferma Maroni. Ma importanti per chi?