Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a seguito dell’ennesimo sgombero dell’accampamento che tentava di dare accoglienza ai migranti transitanti di Roma. E’ da tempo che seguiamo la vicenda del Baobab (ne abbiamo parlato, in particolare, qui e qui), e come Lunaria, cosi come tutte le altre realtà firmatarie di questo comunicato, non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra solidarietà ai migranti transitanti ed ai volontari e alle volontarie del Baobab, e non possiamo esimerci dal chiedere la fine degli sgomberi e la rapida predisposizione di una soluzione che possa garantire una accoglienza degna.
UNA QUESTIONE DI UMANITA’: Solidarietà ai migranti transitanti e agli attivisti del Baobab
Mercoledì mattina è andato in scena l’ennesimo sgombero – il sesto in poco più di un mese e mezzo – dell’accampamento informale organizzato dai volontari del Baobab per tentare di dare accoglienza ai migranti transitanti della Capitale. La gravità della violenza di mercoledì mattina è accresciuta dal fatto che dalle forze dell’ordine è stato intimato agli attivisti che “se si azzardano a montare nuove tende, verranno sgomberati ogni giorno”.
Come se non bastasse gli effetti personali dei migranti sono stati, per l’ennesima volta, gettati nella spazzatura insieme alle donazioni fatte dalla cittadinanza. Inoltre, a causa della presenza di un gazebo, è partita una ridicola e vessatoria denuncia per occupazione di suolo pubblico.
Giovedì, invece, piazzale Spadolini è stato recintato, adducendo come giustificazione la necessità di compiere dei lavori di ristrutturazione. Ricordiamo che poco più di una settimana fa è stato murato l’accesso al parcheggio coperto sul lato Est della Tiburtina, da tempo inutilizzato ed usato dai migranti per ripararsi dal freddo. In seguito, dopo uno sgombero a Piazzale Spadolini, si era ricreato un accampamento informale davanti all’Hotel Africa ma, anche questo, nell’arco di ventiquattro ore è stato smantellato. Inoltre, questa mattina, dei blindati sono tornati a Piazzale Spadolini per impedire la ricostituzione di un presidio di solidarietà, mettendo in fuga i migranti lì presenti.
Si tratta del quarto intervento delle forze dell’ordine in circa dieci giorni. Siamo davanti ad un accanimento che colpisce per violenza e gratuità.
Intanto stanotte centinaia di migranti, venuti da viaggi in cui hanno perso amici e familiari, dormiranno sotto la pioggia, esposti al freddo autunnale, con vestiti inadeguati e avendo come unico presidio sanitario quello organizzato da Medici per i diritti umani.
Proprio poco giorni fa Medu ha evidenziato come “con il freddo in aumento, centinaia di migranti in transito, tra cui molti minori, dormono in questi giorni all’addiaccio, sui marciapiedi, sull’asfalto, sotto i cavalcavia, in condizioni di gravissima precarietà con rischi per la loro sicurezza e per la salute”.
E’ evidente come il problema dei transitanti in questa città non possa essere delegato alla polizia né essere affrontato come una mera questione di ordine pubblico.
Il Campidoglio e la Regione Lazio devono assumersi le responsabilità politiche di questa situazione, garantendo e predisponendo una accoglienza dignitosa. Nel frattempo troviamo assurdo che si utilizzi un atteggiamento repressivo verso chi, come gli attivisti del Baobab, da mesi stanno solo cercando di sopperire alle mancanze della politica.
Non permettere loro di dar vita a degli accampamenti informali significa condannare centinaia di transitanti a non avere alcun tipo di assistenza. Una situazione di fatto assurda. Non solo, infatti, le istituzioni non si fanno carico di questa problematica ma impediscono anche ai volontari di predisporre dei presidi umanitari.
Come organizzazioni sociali operanti nella città non possiamo esimerci dall’esprimere tutta la nostra solidarietà ai migranti transitanti ed ai volontari e alle volontarie del Baobab; non possiamo esimerci dal chiedere la fine degli sgomberi degli accampamenti informali organizzati dalla cittadinanza e la predisposizione, nel più breve tempo possibile, di una soluzione che possa garantire una accoglienza degna.
Arci Roma, Gli Asini rivista, Ass. culturale Laura Lombardo Radice, A Sud, Casetta Rossa, Cinecittà Bene Comune, Coordinamento Legale Migranti in transito: A Buon Diritto, Action Diritti, Consiglio Italia per i Rifugiati, Radicali Roma; Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, CSOA La Strada, Da Sud, Fiom Roma e Lazio, Flc Roma e Lazio, Link Roma, Lunaria, Medu, Rete Miseria Ladra – promossa da Libera e Gruppo Abele.