All’entrata della città di Varallo Sesia (Piemonte), compare oramai dal novembre 2009 un cartello con il quale si vieta “l’uso di burqa, burqini e niqab” oltre che “l’attività di vù cumprà (messo tra virgolette, ndr) e mendicanti”. Il sindaco leghista Gianluca Bonanno, già diventato famoso per altri «provvedimenti creativi», li aveva imposti alla cittadinanza con un’ordinanza comunale. Finalmente, un gruppo di cittadini di Varallo ha presentato una petizione per chiederne l’immediata rimozione. Qui di seguito il testo.
Al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi
Al Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri
Al Sindaco di Varallo, Gianluca Buonanno e Giunta Comunale
chiediamo che vengano rimossi dalla città di Varallo Sesia i cartelli che fanno divieto di circolazione e di entrata nel territorio del comune: alle donne che indossino burqa, burkini e niqab, ai “vù cumprà” e ai mendicanti. Non ci risulta che la legge italiana impedisca a queste persone di muoversi sul territorio nazionale pertanto riteniamo che tale messaggio sia arbitrario. Questo provvedimento pare soprattutto un pretesto per indurre e legittimare un comportamento xenofobo e discriminatorio. Inoltre riteniamo che quanto avviene a Varallo Sesia sia anticostituzionale e lesivo dei diritti fondamentali dell’uomo.
E’ questione di civiltà firmare la petizione, da ogni parte d’Italia. Il link per farlo è qui sotto.
http://www.firmiamo.it/rimozione-dei-segnali-di-intolleranza-a-varallo-sesia
Per informazioni: http://cristosiefermatoavarallo.blogspot.com/