“L’ufficio del delegato del sindaco per le politiche della sicurezza ritiene fondamentale, ai fini della predisposizione di piani per il controllo del territorio, ricevere informazioni dettagliate, riguardanti i dati completi delle attività commerciali, gestite prevalentemente da persone originarie dei paesi del Nord Africa, che creano gravi disagi ai cittadini residenti negli edifici limitrofi alla loro ubicazione, occupando spazi pubblici abusivamente, creando rumori molesti, disagi al traffico e, cosa ancor più grave, utilizzando come manodopera cittadini stranieri che soggiornano illegalmente nel Paese”. Questo è quanto si legge nella circolare n. 1292 del 3 gennaio 2012 inviata ai capi dei diciannove gruppi della polizia municipale romana. La circolare, firmata dal nuovo vicecomandante Antonio Di Maggio, ha come oggetto: “Individuazione esercizi commerciali- tipo frutterie etniche”. Una circolare, diffusa in sordina, ma talmente intrisa di razzismo che ha suscitato già numerose polemiche. Il deputato Pd, Jean-Leonard Touadì, ha presentato un’interrogazione parlamentare e un esposto all’Unar. Anche l’Asgi ha inviato una lettera al comune, evidenziando i profili discriminatori della circolare.