• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Gallery
  • English
  • Nav Widget Area

Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

Un paese a “porte chiuse”

25 Luglio 2015

vagoni5Ieri pomeriggio ha cominciato a circolare una notizia sconvolgente diffusa dal quotidiano Népszabadság. Non volevamo credere ai nostri occhi, dinnanzi alle foto pubblicate in rete dei migranti, prevalentemente afgani e siriani, chiusi in un treno delle ferrovie ungheresi, che dal confine meridionale li portava a Budapest, costretti a viaggiare stipati uno sull’altro, in uno spazio solitamente riservato alle biciclette, con le porte sigillate. Non solo. Sulla carrozza in questione era stato apposto un cartello: “Questo vagone viaggia con le porte chiuse”. Una misura probabilmente adottata per evitare che gli occupanti potessero scendere dal vagone e darsi alla fuga. Ma non c’è davvero nulla che la giustifichi, in un paese civile. Le porte sigillate del vagone riportano alla sinistra somiglianza con quanto accadde nel periodo nazista, dove circa mezzo milione di Ebrei proveniente dall’Ungheria furono trasportati in condizioni molto simili nei campi di concentramento voluti da Hitler.

Oggi, monta l’indignazione e lo sconcerto. Polemiche che sembrano non aver scosso particolarmente il vice premier Lazar Janos, che si definisce, invece, molto soddisfatto della posizione dell’Ungheria, la quale “non sta accogliendo profughi come dovrebbe fare secondo i trattati europei”. Proprio roba da andarci “fiero”, e aggiunge: “Costruiamo una barriera proprio per farla finita con tutto questo”. Appunto. Come se non fosse bastata di per sé, già la notizia di voler realizzare quella “barriera”, atta a dividere l’Ungheria dalla vicina Serbia (ne abbiamo parlato qui e qui).

E, intanto, prosegue, nonostante inizialmente in molti abbiano pensato ad una mera provocazione,  la costruzione di questo muro e i piani per il futuro non sono certo all’insegna dell’accoglienza e dell’inclusione sociale. I lavori saranno completati per novembre: è quanto riferisce da Antal Rogan, capogruppo parlamentare del partito di governo ungherese Fidesz. Anzi, di fronte al numero crescente di immigrati che transitano per l’Ungheria diretti nel Vecchio Continente, “è giustificato completare la barriera lungo il confine serbo-ungherese prima possibile, per novembre”, ha sottolineato Rogan. E pensare che anche in Italia abbiamo emuli di tanta chiusura e disprezzo per chi proviene da altrove (come il sindaco di Albettone, e ne abbiamo parlato qui).

L’Ungheria sta procedendo a passo svelto verso una totale chiusura all’accoglienza, sfidando anche la giurisdizione europea e comunitaria. Con questo vagone e con il muro in costruzione sono stati capaci di portare indietro le lancette della storia di interi decenni. E il clima che si respira, tanto in Europa, quanto in Italia, si fa sempre più inquietante.

Filed Under: News Tagged With: accoglienza, chiusura, Europa, muro, Serbia, Ungheria, vagoni sigillati

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@sostieni.cronachediordinariorazzismo.org
Iscriviti alla newsletter

Facebook

Cronache Di Ordinario Razzismo

Twitter

Seguici su Twitter
Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies