Il 10 ottobre 2011, il Comune di Osimo indice un bando pubblico (prot. N. 30383 dd. 10/10/2011) denominato “Interventi di sostegno alle locazioni in favore di fasce deboli della popolazione”, con il quale prevede cinque interventi di sostegno in favore di fasce deboli della popolazione a basso reddito, consistenti nella concessione di contributi per i primi due anni di locazione a copertura del 50% del costo del canone di affitto. Tra i requisiti necessari per l’accesso alle misure di sostegno abitativo sono richiesti la cittadinanza italiana e la residenza nel Comune di Osimo da almeno 5 anni alla data di pubblicazione del bando. Con una lettera inviata al sindaco del Comune di Osimo, e per conoscenza all’Unar e alla Commissione europea, l’Asgi evidenzia la discriminazione contenuta nella clausola di cittadinanza italiana e di luogo residenza, poiché in contrasto con i principi costituzionali di eguaglianza e ragionevolezza. Il bando si trova inoltre in contrasto con quanto previsto dalla legislazione nazionale in materia di immigrazione e con i principi fondamentali della cittadinanza europea e della libera circolazione dei cittadini dell’Unione nonché con il principio di parità di trattamento in materia di accesso alle prestazioni di assistenza sociale e all’abitazione previsto dal diritto europeo a favore di determinate categorie di cittadini di paesi terzi quali i lungo soggiornanti (direttiva n. 109/2003) e i rifugiati e titolari della protezione sussidiaria (direttiva n. 2004/83).