Chiusura parziale dello stadio alla prima offesa, chiusura totale alla seconda, multe da 50.000 euro alla squadra: sono alcuni dei provvedimenti contro le discriminazioni e il razzismo nel calcio, approvati dall’esecutivo dell’Uefa riunitosi a Londra la settimana scorsa per discutere i nuovi regolamenti disciplinari, che entreranno in vigore dal 1° giugno.
Le nuove norme prevedono pene più severe anche nei casi di aggressioni fisiche o verbali agli arbitri, maggiori controlli antidoping, e nessuna possibilità di prescrizione in caso di corruzione, abuso d’ufficio e combine.
Ma è sulla lotta al razzismo che l’esecutivo si è concentrato maggiormente, dedicando una risoluzione separata lo scorso 24 maggio, in occasione del 37° Congresso Ordinario Uefa.
Nei casi di discriminazione, offese e insulti, oltre alla chiusura al pubblico dello stadio e alle sanzioni pecuniarie per la squadra, è prevista una squalifica minima di dieci turni per i giocatori e i dirigenti sportivi.