Sabato 1 settembre, dalle ore 19 alle 21, presso la Mole Vanvitelliana, Banchina da Chio 28 ad Ancona, all’interno dell’Adriatico Mediterraneo Festival 2018, organizzato da Adriatico Mediterraneo con Osservatorio Solidarietà, Medici Senza Frontiere e Amnesty Italia, si terrà l’incontro “Tra Europa e Libia: il Mediterraneo frontiera di diritti negati“, con Matteo De Bellis, ricercatore su asilo e migrazioni – Segretariato Internazionale di Amnesty International (Londra). Introduce Paolo Pignocchi, vicepresidente di Amnesty Italia.
L’ultimo incontro del Festival torna a concentrarsi direttamente sul Mediterraneo, sulla sua zona centrale in particolare e su quanto avviene in Libia, dove vengono quotidianamente violati i diritti dei migranti che rischiano la vita per raggiungere l’Europa. Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty International solo a giugno e luglio 2018 sono oltre 700 le persone morte durante i tentativi di traversata del Mediterraneo e sono oltre 10.000 quelle arbitrariamente trattenute in campi di detenzione in Libia. Grazie alla collaborazione con Amnesty Italia ad Ancona arrivano Paolo Pignocchi, vicepresidente dell’organizzazione, e Matteo De Bellis, ricercatore su asilo e migrazioni e uno dei curatori proprio dell’ultimo rapporto in materia di Amnesty. È lui ad anticipare i fili conduttori dell’incontro alla Mole di Ancona: “Cosa spinge uomini, donne e bambini ad affrontare la traversata del Mediterraneo? E le politiche messe in campo dal governo italiano e dagli altri governi europei negli ultimi anni sono parte della soluzione o del problema? Affronteremo il tema partendo dalle storie di chi è scappato dalla guerra e dalla miseria, di chi si è visto imprigionato nei centri di detenzione in Libia, di chi è sopravvissuto a naufragi. Discuteremo di cooperazione con la Guardia Costiera Libica, della situazione nei centri di detenzione in Libia, delle accuse alle ONG che operano salvataggi in mare, e della politica dei porti chiusi”.