Torino, ma l’emergenza è il ‘bus dei Rom’? Se lo chiede il Quotidiano piemontese, a fronte dei dati di gestione diffusi proprio dall’azienda di Trasporto GTT.
Solo pochi mesi, il sindaco in quota Pd di Borgaro Torinese aveva avanzato la proposta di istituire due bus separati per uno stesso tragitto, di cui uno predisposto esclusivamente per i rom (vedi qui). Un’idea che il primo cittadino Claudio Gambino aveva ipotizzato come soluzione a “furti, molestie e intimidazioni” che gli italiani subirebbero dai rom. Una “provocazione” – come definita allora dal sindaco – che suscitò fortunatamente molte polemiche. Già perché, provocazioni a parte, la proposta ricordava davvero troppo da vicino tempi oscuri che credevamo ormai solo brutti e lontanti ricordi. Proprio contro questo “apartheid provocatorio” ci eravamo attivati, insieme all’associazione Straniamenti, con un invio di lettere per chiedere al sindaco di fare un passo indietro (vedi qui).
Le azioni intraprese hanno avuto successo e fortunatamente la linea incriminata – la 69 – è rimasta una sola, senza alcuna divisione. Forse anche perché “mancherebbero elementi di realtà a sostenerla”, come sottolinea il Quotidiano piemontese. “Nei primi otto mesi dell’anno, ben 110 sono stati i borseggi denunciati” come sottolinea il quotidiano. Ma il dato di riferisce alla linea 4. La linea 18, seconda in questa sorta di “classifica”, conta venticinque borseggi denunciati. Venti la 68. E la linea 69? Appena uno. Stessa cosa per le risse: anche in questo caso la linea 4, insieme alla 11, risulta essere quella con più episodi denunciati. In generale, su 50 casi totali, solo uno ha avuto luogo sulla linea 69. Non solo: “andando a scavare nell’identità dei borseggiatori da autobus (o da tram) che sono stati pizzicati dalle forze dell’ordine, si fa un’ennesima scoperta: la maggior parte di essi sono adolescenti italianissimi”, prosegue il quotidiano.
“Ancora una volta – afferma Sergio Bontempelli, presidente dell’associazione Africa Insieme di Pisa – i dati smentiscono gli allarmi mediatici”. E politici.