Il governo ha deciso di rescindere il contratto con l’ente gestore del centro di Lampedusa: lo ha comunicato il vicepremier e ministro dell’interno Angelino Alfano via twitter. Stando a quanto dichiarato, il governo starebbe valutando di affidare la gestione della struttura alla Croce Rossa Internazionale.
Secondo la Ministra degli esteri Emma Bonino “non bisogna colpevolizzare un’intera categoria ma punire individualmente, con severità, chi è responsabile di non rispettare i valori del nostro paese”.
Bisognerebbe prima di tutto capire quali sono questi valori, in un paese la cui normativa sull’immigrazione rende estremamente complesso l’ingresso regolare in Italia e in cui manca un vero sistema di accoglienza eccezion fatta per il sistema SPRAR che accoglie però solo richiedenti asilo e rifugiati.
“Lo Stato indaghi su se stesso e sulle sue responsabilità perché rispetto ad altri Paesi gli immigrati in Italia sono pochissimi ma non siamo in grado di occuparcene”. A dirlo non è un’associazione antirazzista: le denunce e gli appelli da questa parte arrivano da moltissimo tempo. Le parole sono di monsignor Giancarlo Bregantini, presidente della commissione Lavoro, Giustizia e Pace della Cei.
Quanto successo a Lampedusa segue i molti episodi che denunciano una totale assenza di politiche volte a governare l’ingresso delle persone nel nostro paese in modo efficace e garantendo il rispetto dei diritti umani.
Molteplici le immagini disponibili relative al “centro di primo soccorso e accoglienza” dell’isola, che mostrano celle frigo usate come dormitori e pezzi di gommapiuma come letti, in una situazione di incuria e sovraffollamento denunciata da molto tempo da enti e associazioni antirazziste.
Di fronte a questo ennesimo episodio, la reazione del governo sarà solo quella di cambiare la gestione della struttura? O verranno finalmente considerate anche le responsabilità politiche e amministrative di chi ha permesso che nei Cie, nei Cda, nei CPSA e nei Cara le violazioni dei diritti umani fossero quotidiane?
L’unica vera risposta a ciò che le ultime immagini diffuse su Lampedusa hanno svelato è la chiusura dell’intero sistema dei “centri per immigrati”. Ma dubitiamo che questo accada.