“Bisogna tener conto delle preoccupazioni dei cittadini con i timori di infiltrazioni terroristiche”: lo ha dichiarato il Commissario Europeo Tajani durante un convegno sull’Europa, ricordando la raccolta delle firme per l’abolizione del reato d’immigrazione irregolare.
“Tranquillizziamo l’opinione pubblica – ha replicato il Segretario del Silp-Cgil Daniele Tissone – in quanto i presunti terroristi non viaggiano a bordo dei barconi della speranza; tutto questo ce lo conferma l’attività svolta nel corso degli anni dalle forze di polizia”.
Segnaliamo la replica del Segretario del Silp-Cgil, che pubblichiamo di seguito.
Immigrazione: Tajani, tener conto preoccupazioni cittadini, Silp-Cgil, “migranti su barconi non sono pericolosi terroristi, basta con teoria infondata immigrato=criminale, esperienza e dati lo confermano.
Al Commissario europeo Tajani che a Frosinone, durante un convegno sull’Europa, ricordando la raccolta delle firme per l’abolizione del reato d’immigrazione clandestina ha dichiarato che:” bisogna tener conto delle preoccupazioni dei cittadini con i timori di infiltrazioni terroristiche” replica il Silp-Cgil che, attraverso il suo segretario Daniele Tissone commenta: ” tranquillizziamo l’opinione pubblica in quanto, i presunti terroristi non viaggiano a bordo dei barconi della speranza; tutto questo ce lo conferma l’attività svolta nel corso degli anni dalle forze di polizia”.
Secondo Tissone, che, però, “condivide la preoccupazione del vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, in relazione all’ipotesi di un taglio dei fondi per la sicurezza”, sarebbe il caso di abbandonare, una volta per tutte, l’equazione immigrato uguale criminale. Uno degli aspetti più spinosi dell’immigrazione e’ certamente quello che, l’argomento, si presta a maggiore strumentalizzazione politica e mediatica. In realtà, le forme che assume la devianza fra i cittadini stranieri sono uno dei fenomeni ad essa ricollegati che ha subìto meno variazioni, almeno nelle linee di tendenza, nel corso degli ultimi 10 anni. Quali sono queste consolidate tendenze? Per Tissone, gli stranieri, anche in relazione alla loro mancata regolarizzazione, occupano, anche nella criminalità, posizioni di prevalente manovalanza commettendo i reati meno remunerativi, ma più visibili, o comunque diretti a procurare un vantaggio economico immediato, si tratta, per lo più, di una devianza ricollegata alla precarietà delle condizioni di vita/patrimoniali. Gli stranieri, per le precedenti considerazioni, sono anche sottoposti ad un maggiore controllo delle forze dell’ordine, e ciò porta ad una loro significativa incidenza fra le persone denunciate/detenute. Infine, conclude Tissone, i dati sulle denunce, le detenzioni, distinte per tipologie di reati e nazionalità al 1.1.2013, non fanno registrare dei cambiamenti che possano favorire una lettura del fenomeno di tipo diverso, per quanto sopra ” tranquillizziamo l’opinione pubblica in quanto, i presunti terroristi non viaggiano a bordo dei barconi della speranza”, forse, se si investisse di più in termini di inclusione anziché di relegazione presso i centri, avremmo una minore incidenza rispetto in termini di microcriminalità nel nostro Paese.