Riprendiamo qui di seguito, dalla pagina Veneto accoglie, l’appello che rilancia la manifestazione Side by Side che si terrà a Chioggia il prossimo 3 febbraio (leggi l’appello di Chioggia Accoglie). L’appuntamento è per le 15,30, in piazzale Europa, a Sottomarina.
Lo scorso anno, dopo una serie di gravi e preoccupanti episodi di matrice razzista che sono accaduti nella nostra regione, avevamo deciso che fosse necessario dare una risposta corale, un segnale di segno opposto in grado di rendere visibile il Veneto che vuole e sa accogliere, che non accetta l’odio razziale e non si fa intimorire dai toni allarmistici e di chiusura di fronte all’arrivo delle persone che migrano. Abbiamo cercato di costruire un percorso orizzontale che potesse essere il più partecipato possibile, questo ha portato alla realizzazione in numerose città di assemblee e momenti pubblici allo scopo di essere in tanti a camminare insieme, fianco a fianco, side by side, per le calli di Venezia il 19 marzo dello scorso anno. Quel percorso, frutto del lavoro di tanti e diversi (associazioni, cooperative, gruppi informali, operatori dell’accoglienza, spazi sociali, singoli cittadini…) ha prodotto un risultato inaspettato, che ha ridato forza e speranza di cambiamento a tutti, perché la grande partecipazione alla manifestazione ha dimostrato che esiste un tessuto sociale che rifiuta l’odio e l’intolleranza, e come questo sia impegnato ogni giorno in percorsi di accoglienza, cooperazione sociale e mutualismo, nei quali quelle barriere del “noi” e “loro” progressivamente si sgretolano. Quella mobilitazione ha fatto vedere che esiste anche un protagonismo dei e delle migranti, e che questo, come poi è avvenuto in modo dirompente a Cona con la marcia della dignità del novembre scorso e successivamente a Roma il 16 dicembre nella straordinaria manifestazione Diritti senza Confini, è un elemento da tenere in forte considerazione e da sostenere. Ed è proprio grazie alle relazioni che si sono aperte nella costruzione del 19 marzo a Venezia e che si sono consolidate in questi mesi che è arrivata la proposta di scendere ancora in piazza, questa volta a Chioggia.
Le realtà sociali che promuovono la manifestazione “per l’umanità“ del prossimo 3 febbraio sono partite, anche qui, dalla necessità di rispondere ad un contesto locale che ha visto una serie di avvenimenti e vicende di stampo xenofobo e di chiara violenza razziale. Solo per citarne alcune, ricordiamo la spiaggia fascista di Sottomarina, la vile aggressione contro i migranti a Portogruaro, il pestaggio a Sottomarina ai danni di un giovane rifugiato, le condizioni indegne dell’accoglienza del centro “Al Bragosso” di Chioggia.
Tuttavia, la manifestazione del 3 febbraio parte soprattutto da un discorso pubblico sui diritti dei e delle migranti e da una pratica di accoglienza e solidarietà proposti dalla realtà solidali della provincia veneziana, che insieme stanno costruendo un argine antirazzista in aperta contrapposizione a politiche disumane e di guerra ai migranti.
La marcia si inserisce in un tempo politico ben preciso, nel quale è evidente il punto di non ritorno delle politiche italiane ed europee di contrasto dell’immigrazione, disposte a tutto pur di non far arrivare altri migranti in Europa e di rendere difficoltosa la vita di coloro che sono già giunti nei nostri territori. E’ il tempo degli accordi di Minniti con la Libia e dell’uso delle loro milizie criminali e dei loro lager come gendarmi d’Europa, delle missioni in Niger di Gentiloni per esternalizzare nel crocevia africano il governo/blocco delle migrazioni; è il tempo del diritto differenziale della legge Minniti-Orlando, della criminalizzazione della solidarietà e della delegittimazione delle ONG che operano nel Mediterraneo nei salvataggi in mare quando cresce impietosamente il numero dei morti uccisi dall’impossibilità di muoversi liberamente tra i continenti.
Dall’inizio dell’anno sono già 160 i morti accertati, mentre il 2017 si è chiuso con oltre 3.000 vittime dell’Europa fortezza! Ma a questa cornice di morte, di barriere e filo spinato occorre non assuefarsi e provare incessantemente a costruire narrazioni diverse, linguaggi ed istanze comuni di lotta per i diritti. Per questo il 3 febbraio a Chioggia dobbiamo continuare a rivendicare vie sicure e regolari attraverso cui le persone possano muoversi tra i continenti e dentro lo spazio europeo, perché questo non può essere più un diritto su base etnica o legato solo ad alcune classi sociali. Dobbiamo chiedere con forza un permesso di soggiorno umanitario per tutte le persone migranti presenti in Italia, per dare l’opportunità di uscire dall’invisibilità e costruirsi una vita dignitosa, di liberarsi dai ricatti della condizione di essere senza documenti. Dobbiamo pretendere l’abolizione immediata delle Leggi Minniti-Orlando e della Bossi-Fini. Dobbiamo superare il sistema di accoglienza così come è concepito, trasformarlo radicalmente in un sistema di nuovo welfare che non confina le persone in luoghi di concentramento, ma offre realmente delle possibilità di inclusione sociale per tutti e tutte. Dobbiamo contrastare qualsiasi forma di razzismo istituzionale che fomenta la guerra tra poveri e aprire tutti insieme nuovi orizzonti di riscatto e giustizia sociale.
Per le adesioni: chioggia3febbraio@gmail.co
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Informazioni per le partenze dei pullman: Venezia (fiancoafiancovenezia@gmai
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