Manifesti a sfondo verde campeggiano in vari punti del mercato coperto di Como, tra via Sirtori e via Mentana. Portano la firma della Confesercenti e dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti (Anva). Il messaggio lanciato è chiaro e a caratteri cubitali: “Siamo per il mercato libero da: abusivi, zingari e falsi mendicanti”. Una presa di posizione, una nuova modalità di “denuncia”, per esprimere il “disagio e la rabbia per la presenza costante di mendicanti che chiedono l’elemosina e infastidiscono”, e per “combattere contro un aumento di questuanti sempre più insistenti che creano problemi a clienti e negozianti”.
Il presidente di Confesercenti, Claudio Casartelli, ci tiene a precisare che nel manifesto “non vi è alcun intento discriminatorio”. Tuttavia, giungono severe reazioni, tanto da parte dell’assessore al Commercio e alla Sicurezza del Comune di Como, Paolo Frisoni (“Mi infastidisce che un’associazione di categoria usi una struttura pubblica per esprimersi in modo discriminatorio. Rimuoveremo i cartelli e valuteremo sanzioni. Como è una città che accoglie”), che da parte di Rifondazione Comunista (“Ancora una volta Como è balzata agli onori della cronaca per un fatto di becero razzismo”). Invece, il deputato leghista Nicola Molteni, esprime “massima solidarietà a Confesercenti e Anva e pieno appoggio alla loro campagna per liberare il mercato da abusivi, zingari e falsi mendicanti. E’ l’illegalità che va rimossa dai mercati, non i cartelli. Nessuno parli di ‘razzismo’ o ‘discriminazioni’, accuse senza senso”. Il deputato prosegue: “Se ci sono dei discriminati, oggi, sono gli ambulanti onesti che lavorano tutto il giorno, dovendo convivere forzatamente con la concorrenza sleale degli abusivi e con questuanti molesti che fanno scappare la clientela, importunano i cittadini e mettono a rischio la loro sicurezza.”.