Giovedì 27 giugno sarà presentato a Roma il progetto “Seconde a chi? Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica”.
Il progetto si inserisce nel programma europeo “More women in european politics”, ed è gestito per l’Italia da una vasta equipe di ricercatrici e artiste.
Con questo programma, l’Europa pone l’attenzione su come le donne siano ancora confinate ai margini della vita politica dei paesi europei: partendo da questa presa di consapevolezza, vengono forniti strumenti e proposte utili per dare più spazio alle donne e permettere loro di contribuire appieno e con un ruolo attivo alla vita sociale e politica del proprio paese.
Per quanto riguarda l’Italia, questo incontro mette in evidenza come molte donne siano non solo lasciate ai margini, ma totalmente escluse dalla partecipazione attiva alla vita politica. Sono le donne nate in Italia da genitori di origine straniera, e per questo considerate “straniere” nel paese dove studiano, lavorano, vivono.
Una condizione che accomuna un milione di giovani nati o vissuti in Italia, che aspetta da anni una nuova legge sulla cittadinanza per avere gli stessi diritti dei cittadini italiani.
L’incontro illustrerà le questioni legislative e politiche in merito alla riforma della cittadinanza, e esporrà le azioni del progetto tendenti a valorizzare la ricchezza culturale delle soggettività, delle iniziative e delle lotte per i propri diritti delle giovani donne di origine familiare straniera.
L’appuntamento è per giovedì 27 giugno, ore 12, presso il Senato della Repubblica, Palazzo Madama, Piazza Madama 11, Roma.
Per info e iscrizioni: http://www.donnedisecondagenerazione.it/solution-view/comunicato-stampainvito/