“La comandante Rackete, fin dall’inizio dei soccorsi, non ha fatto altro che rispettare un obbligo imposto dal diritto internazionale e dalle leggi sia italiane sia del suo stato di bandiera. Ciò che in tutta questa vicenda appare invece manifestamente illegittimo, sia dal punto di vista del diritto costituzionale italiano sia del diritto internazionale è proprio il c.d. decreto sicurezza bis”, scrive in un articolo, pubblicato su cattolicanews.it, Francesca De Vittor, docente di Diritto internazionale e Diritti dell’uomo alla facoltà di Giurisprudenza. “In un periodo in cui le più fondamentali norme dell’ordinamento internazionale e costituzionale sono sempre più spesso violate da politiche di ostacolo alle operazioni di soccorso in mare, studiosi e operatori del diritto sono chiamati a confrontarsi nel tentativo di fare chiarezza sul contenuto del diritto nazionale e internazionale applicabile e sulle conseguenze della sua violazione”.