La Rete Scuolemigranti continua la sua campagna per l’inserimento a scuola degli studenti di origine straniera, con proposte precise inviate all’Ufficio Scolastico Regionale Lazio. Nel comunicato stampa qui di seguito, vengono descritti alcuni casi emblematici di diritto allo studio negato e le proposte condivise con vari municipi e dirigenti scolastici. Il prossimo anno scolastico da un lato richiederà alle scuole un pesante impegno organizzativo, dall’altro consentirà un potenziamento di organico e risorse economiche. Una novità da utilizzare proprio per cambiare passo. In autunno, sarà necessario costruire un fronte comune tra le reti e forze sociali che da tempo lavorano per una scuola democratica e inclusiva.
Nel Lazio sono 79.841 gli alunni di origine straniera (Miur a.s. 2018 – 2019). Costituiscono il 9,4% della popolazione scolastica, in linea con la media nazionale. In tutte le provincie sono attive collaborazioni tra scuole e associazioni per facilitare l’inserimento, insegnare la lingua di istruzione, sviluppare iniziative didattiche interculturali, con la partecipazione dei genitori stranieri.
Il caso Roma: sussidiarietà indebita
Nella Città metropolitana di Roma da anni si segnalano criticità che ostacolano l’accesso all’istruzione degli studenti con origine migratoria. In un contesto reso difficile dalla densità territoriale e storica carenza di organico delle scuole, il volontariato sta svolgendo funzioni di supplenza alle istituzioni scolastiche.
Per restituire alle associazioni del Terzo settore attive in questo campo auspichiamo alcune riforme:
- L’insegnamento della lingua italiana in orario scolastico è un compito richiesto a tutte le scuole, con personale interno, retribuito. Un impegno richiesto da direttive Miur e da ultimo dall’Osservatorio
Nazionale alunni stranieri del Ministero: “E’ la lingua che ci fa uguali”, giugno 2020. - Le sinergie con il mondo associativo vanno utilizzate per importanti servizi integrativi quali: educazione allo studio extra scuola (doposcuola), formazione linguistica dei genitori (corsi di italiano), mediazione culturale nel rapporto scuola – famiglia. Tutti servizi che vanno concordati e formalizzati negli organismi scolastici ( Piano triennale Offerta Formativa POF, Piano Annuale Integrazione PAI, ecc.).
- I Servizi educativi del Comune di Roma e dei Municipi segnalano difficoltà nella iscrizione di neo alunni che arrivano nella capitale con ricongiungimento familiare. Il legittimo rifiuto degli Istituti
Comprensivi per organici saturi. Le associazioni di volontariato che affiancano le famiglie nella ricerca di alternative si confrontano certe prassi indebite delle scuole, come inserire la domanda in lista d’attesa, rinviando l’accoglienza a tempo indefinito. - L’iscrizione di alunni, anche per quelli che arrivano in corso d’anno, deve essere garantita, mediante una efficace e attenta regia territoriale (posti disponibili distribuiti in tutti i quartieri, per accesso
non troppo lontano dalle abitazioni dei neo-arrivati), in dialogo.
Il prossimo anno scolastico da un lato richiederà alle scuole un pesante impegno organizzativo, dall’altro consentirà un potenziamento dell’organico. Una novità da utilizzare proprio per cambiare passo. Come auspica il documento del Miur “E’ la lingua che ci fa uguali”, chiediamo a USR un piano regionale finalizzato
a compensare le disparità tra alunni stranieri e coetanei italiani, centrato sul gap linguistico degli studenti e delle famiglie straniere. Il Lazio potrà così offrire un buon esempio per il Piano nazionale del Miur.
Alunni stranieri a Roma
A Roma 63.488 alunni di origine straniera, criticità nel primo ciclo di istruzione: 22.805 scuole primaria, 13.446 scuola media. Nel 2018 sono arrivati a Roma 5.102 minori sono arrivati nell’area metropolitana di Roma con ricongiungimento familiare. Il ritmo degli arrivi all’anno risulta costante, essendo questa è la principale via di ingresso regolare in Italia (ISTAT). A Roma più della metà dei minori ricongiunti sono bambini 0 – 5 anni. Tuttavia 934 nuovi ingessi hanno l’età per entrare nel primo ciclo di istruzione: 581 anni 6 – 10, 353 anni 11 – 13.
Famiglie straniere lontane dalla scuola
Inchiesta Santegidio su 800 alunni 6 – 10 anni in 27 quartieri di Roma, dal centro alla periferia in 44 scuole primarie: quasi 2 su 3 non avevano seguito lezioni a distanza con la chiusura delle scuole per Covid 19. Tra questi la grande maggioranza hanno genitori stranieri, che non parlano italiano.
Il gap linguistico dei genitori è un ostacolo al dialogo con la scuola: la partecipazione delle famiglie straniere richiede azioni positive che solo pochi esemplari istituti realizzano a Roma:
- Traduzione multi lingue delle comunicazioni scolastiche
- Mediatore culturale nella fase di iscrizione e inserimento del neo alunno
- Corsi di italiano per familiari adulti, nella sede scolastica (es. corsi per mamme nell’orario di scuola dei figli piccoli)
- Se in autunno riprenderanno alcune lezioni a distanza, sarà cruciale la mediazione culturale per aiutare i familiari nell’uso della piattaforma scolastica
Ragazzini ricongiunti non trovano posto a scuola
Qualche caso emblematico tratto dall’Inchiesta Rete Scuolemigranti, ottobre – marzo 2020 2 - Sazid Hossain, bangalese 14 anni, otto anni di istruzione certificata nel suo paese, arriva a gennaio, rifiutato in mote scuole del Municipio 5, salta un anno e attende di trovare posto a settembre in un ITC.
(Simona De Sanctis, Scuola Popolare Pigneto Prenestino) - Farjana Bepary, 9 anni e Mazarul Bepary 14 anni, fratelli bangalesi, da settembre a febbraio non trovano posto nel quartiere Marconi-Ostiense-San Paolo, Municipio 8 ( Sumy Taher volontaria associazione Che Guevara).
- Mariangela Pierro presidente associazione Monteverde Solidale nel Municipio 12 da settembre a gennaio non trova posto per due neo arrivati, avendo fatto richiesta a molte scuole anche fuori zona.
- Patrizia Sentinelli, presidente associazione Altramente nel Municipio 5 segnala ogni anno molte difficoltà per una decina di neo arrivati. A febbraio 2020 tre bambini bengalesi non trovano posto, 2 in età primo
ciclo e uno in età per la scuola media. I genitori scoraggiati li terranno a casa fino a settembre. Queste difficoltà si registrano in tutte le scuole di Tor Pignattara (testimonianza di Antimina operatrice CAF di zona) - Parrocchia S. Pio X, tutti gli anni è difficile inserire una quota di ragazzini del Bangladesh (Fanì Capella).
Occorre un Piano Lazio per alunni di origine straniera: proposte di Scuolemigranti
Istituzione di un Servizio dedicato all’inserimento degli alunni stranieri e l’intercultura. Come avviene in altre città metropolitane, il servizio sarà in dialogo con le scuole, con il Comune di Roma e con i servizi educativi dei Municipi. - Linee guida regionali per l’attuazione delle Linee Guida del Miur
- Azione formativa per il personale scolastico
In attesa del nuovo servizio, chiediamo una Circolare USR ai Dirigenti Scolastici del Lazio per iscrizione di alunni stranieri neo-arrivati: - apertura delle iscrizioni per tutto l’anno scolastico
- iscrizione nella classe corrispondente all’età
- nella impossibilità di accettare l’iscrizione, fornire ai genitori la motivazione scritta
- segnalazione tempestiva all’Ufficio Scolastico Regionale o all’Ambito Territoriale di Roma.
Un protocollo con la Prefettura di Roma servirà a dotare lo Sportello Unico Immigrazione di
materiale informativo plurilingue su diritti e doveri dei genitori rispetto all’istruzione dei figli.
Il mondo associativo, che opera a fianco delle famiglie e delle comunità migranti, si impegna fin
d’ora a diffondere il nuovo sistema di accoglienza.
Scuolemigranti – Via Liberiana, 17 Roma c/o Cesv
327 2804675 – 06 995882259
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