Francesco Sperandeo, giovane filmaker, si trovava ieri in aeroporto per imbarcasi sul volo Alitalia Roma-Tunisi delle ore 9,20. Giunto sull’aereo, ha notato la presenza di due cittadini algerini, accompagnati da agenti della polizia in borghese. La scena che gli si è presentata di fronte era a dir poco scioccante: i due giovani migranti erano seduti separati, in fondo all’aereo, immobilizzati mani e piedi con delle fascette di plastica, imbavagliati con del nastro adesivo da pacchi marrone sulla bocca, coperto da una mascherina bianca da ospedale.
Alle richieste di informazioni, sia gli assistenti di volo che gli agenti della polizia di Stato hanno risposto intimando a Sperandeo di mettersi a sedere, rassicurandolo sulla “normalità” dell’operazione in corso. Il giovane è riuscito a scattare di nascosto una fotografia e l’ha pubblicata immediatamente su Facebook, accompagnandola con un post in cui ha descritto quello che ha visto e chiedendo di divulgare e denunciare l’accaduto. Sollecitazione immediatamente colta dall’on. Sarubbi (Pd), che ha presentato un’interrogazione parlamentare.
Resta da capire come mai pratiche simili siano ancora possibili in un paese che si definisce “democratico”.