Un vertice con dirigenti e tecnici delle Ullsser per affinare “ulteriormente il piano di prevenzione”: lo ha convocato per oggi il Prefetto di Padova Patrizia Impresa, dopo la diffusione della notizia della contrazione della scabbia da parte di due poliziotti. I due uomini sarebbero stati contagiati durante l’accompagnamento di alcuni migranti nei centri di accoglienza.
“Voglio chiarire che non siamo di fronte a un’emergenza sanitaria”, ha spiegato il Prefetto: l’incontro di domani si pone nell’ottica di garantire il “massimo impegno per tutelare tutti i soggetti coinvolti”.
“Sembra proprio che lo Stato cominci ad accorgersi di quanto importante è l’aspetto sanitario nella gestione dei profughi in arrivo sui territori da Mare Nostrum”. E’ stata questa la reazione del Presidente della Regione Veneto Zaia, che a fine agosto aveva parlato di “allarme scabbia” dopo il contagio di due operatori dell’ospedale di Padova. Un contagio che, in realtà, non avrebbe nulla a che fare con l’arrivo di cittadini di origine straniera: i due operatori avrebbero contratto la scabbia durante la pulizia di alcuni spazi della struttura ospedaliera.
Nonostante questo, i commenti dei lettori dei quotidiani nazionali, così come quello di Zaia, si riferiscono solo a una cosa: l’arrivo dei migranti. Che, come spiegato da molti medici, spesso si ammalano proprio in Italia a causa della mancanza di percorsi di inserimento, anche sanitario: del resto, sono state le stesse “task force sanitarie” istituite dalla Regione a “bocciare i luoghi d’accoglienza”, sempre secondo le parole di Zaia.
Ma questo non basta, a quanto pare, per interrompere la psicosi collettiva del “migrante untore”: “Padova: epidemia di Scabbia in ospedale ‘GRAZIE’ AI MENDICANTI CLANDESTINI CHE DORMIVANO ALL’INTERNO”, si legge sulla pagina Facebook “Delusi traditi e inc…”. “Evviva Mare Nostrum”, “E poi ci si lamenta se vengono disinfettati con le docce”, sono i commenti di alcuni lettori de Il Mattino di Padova. Il Gazzettino, invece, in un’intervista al prefetto Impresa a firma di Nicoletta Cozza, parla di un generale problema di “ordine pubblico” che secondo il quotidiano sarebbe un tema “strettamente correlato alla scabbia”. Sulla base di quale connessione, non viene chiarito. Così come non si chiarisce la fonte dell’affermazione della giornalista: “Pare che casi di scabbia ce ne siano tra gli immigrati arrivati a Padova”. “A noi non risulta”, risponde il Prefetto. In mancanza di dati ufficiali, il vero allarme è quello lanciato da alcuni esponenti politici e da una parte del mondo del mondo dell’informazione.