Si chiamerà Sabir il Festival diffuso delle culture mediterranee, che si terrà dal 1 al 5 ottobre a Lampedusa. Sabir, come la lingua parlata nei porti del Mediterraneo dal Medioevo fino a tutto il XIX secolo, che consentiva ai marinai e ai mercanti di comunicare fra loro. E l’intento del festival, promosso da Arci, Comitato 3 ottobre e Comune di Lampedusa, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Rai, è proprio quello di evocare la storia di incontro e scambio di culture, tradizioni e saperi di cui è intrisa l’isola di Lampedusa, che oggi nell’immaginario collettivo è legata soprattutto ai grandi flussi di migranti, alle tragedie che nel canale di Sicilia si cono consumate, a un’accoglienza quasi sempre fornita in condizioni di emergenza. Il festival vuole invece restituire all’isola un’immagine diversa, valorizzarne il potenziale sociale, economico e culturale, rafforzarne il ruolo di ponte tra le due sponde del Mediterraneo.
Durante i 5 giorni del festival si alterneranno dibattiti con ospiti internazionali, laboratori, eventi teatrali e musicali, spazi dedicati alla letteratura. Il 3 ottobre ci saranno varie iniziative in ricordo del tragico naufragio in cui persero la vita 368 migranti, iniziative di cui saranno protagonisti i familiari delle vittime e i superstiti.
La direzione artistica degli eventi teatrali è affidata ad Ascanio Celestini, mentre per gli eventi musicali la direzione sarà di Fiorella Mannoia.
Le finalità e il programma completo del festival verranno illustrate nella conferenza stampa a cui parteciperanno Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Giusi Nicolini sindaca di Lampedusa e Linosa, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Laura Biffi e Tareke Bhrane del Comitato 3 ottobre. Introdurrà Filippo Miraglia, vicepresidente Arci.
L’appuntamento per la conferenza stampa è per venerdì 25 luglio, ore 12, presso la Libreria Fandango, via dei Prefetti 22, Roma.