Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa del Centro Studi e Ricerche Idos, che dal 2004 redige il Dossier Statistico Immigrazione, un rapporto statistico fondamentale per la comprensione di un fenomeno complesso quale quello dell’immigrazione in Italia. Il comunicato interviene nel merito delle polemiche suscitate a seguito delle dichiarazioni fatte dall’on. Di Maio, vicepresidente della Camera, su Facebook, circa le statistiche che riguarderebbero la “criminalità rumena” in Italia e le imprese italiane che spostano la produzione in Romania. Le ricerche particolareggiate, condotte anche da Idos, mostrano l’inesistenza di un rapporto diretto tra l’aumento della popolazione immigrata e l’incremento delle denunce nei loro confronti. E a suffragare questa cosa, arrivano i numeri.
Romeni e criminalità: i dati del Dossier Statistico Immigrazione
Comunicato stampa di Idos (13-04-2017)
Sono recentemente circolate notizie sul rapporto tra i romeni in Italia e il loro coinvolgimento nella criminalità, che abbisognano di alcune precisazioni. Il Dossier Statistico Immigrazione, realizzato da Idos con la collaborazione della rivista interreligiosa Confronti e il sostegno del Fondo Otto per mille della Chiesa Valdese, ha approfondito i dati disponibili (aggiornati al 2014) sul rapporto tra gli stranieri (e, in particolare, i romeni) e la criminalità, forniti dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno.
Tra il 2004 e il 2014 le denunce nei confronti degli italiani sono aumentate del 40,1% e quelle nei confronti degli stranieri del 34,3%, nonostante la popolazione italiana sia risultata in leggera diminuzione e quella straniera più che raddoppiata nello stesso periodo. Di conseguenza l’incidenza degli stranieri (residenti, irregolari, di passaggio, turisti) è diminuita di un punto percentuale, attestandosi sul 31,4% sulle denunce totali.
Per quanto riguarda le singole fattispecie, tra gli stranieri sono più ricorrenti i furti (che comunque costituiscono anche per gli italiani la prima fattispecie delittuosa), mentre gli italiani sono notevolmente più esposti alle denunce per truffe e frodi informatiche. Questi e altri dati si rilevano dal capitolo dell’ultimo Dossier statistico “Una equazione sbagliata: cittadini stranieri e denunce penali” (consultabile su www.dossierimmigrazione.it).
I romeni (1 milione e 151 mila al 1° gennaio 2016), il 44,3% della diaspora romena nell’intera UE, hanno una rilevante incidenza (pari al 20,9%) sulle denunce contro stranieri (307.978), ma la loro incidenza sul totale dei 5 milioni e 26mila residenti stranieri in Italia all’inizio del 2016 è più elevata (22,9%), risultando leggermente sottorappresentati tra gli stranieri autori di fatti di devianza.
Non è superfluo ricordare che i romeni costituiscono il nerbo principale dei quasi 2,5 milioni di lavoratori stranieri in Italia e gestiscono quasi 50mila imprese.
Secondo il Presidente di Idos Ugo Melchionda, “seppure l’andamento registrato nel corso degli anni 2000 sia tutt’altro che soddisfacente e si debba pervenire a un livello di integrazione più organico, questi dati servono per evitare la riproposizione dello stereotipo presenza romena = criminalità, come già nel passato era avvenuto per il Marocco e l’Albania, e rende sempre necessario fare ricorso a dati statistici, affidabili e comparabili”.
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