Gli studenti della IIB del Liceo scientifico Keplero di Roma scrivono al Sindaco della capitale Alemanno denunciando le condizioni di vita dei richiedenti asilo accampati presso la stazione Ostiense. I ragazzi hanno visitato la stazione Ostiense nel mese di aprile nell’ambito del progetto “Io, l’altro”.
“Abbiamo conosciuto alcuni uomini che sono costretti a vivere presso il binario 15 della stazione Ostiense di Roma e come giovani cittadini di questa città ci è parso incredibile che uomini che fuggono dalla guerra e dalla fame vengano lasciati vivere in una condizione di degrado e di totale mancanza di dignità”, così scrivono i ragazzi e proseguono: “Il 19 aprile 2011 siamo andati a conoscere la situazione di alcuni immigrati che vivono in Italia per capire somiglianze e differenze con l’emigrazione italiana. Questi uomini si sono stabiliti a ridosso di un binario abbandonato, dormono ammassati in piccole tende donate da privati benefattori; in 120 hanno solo due bagni chimici. Vi è un solo rubinetto d’acqua potabile. Molti aspettano da più di due anni documenti ufficiali che attestino il loro status di rifugiati politici. Essere rimandati indietro per loro significherebbe morte certa: uno ci ha infatti raccontato di essere stato minacciato di morte, insieme alla sua famiglia, per aver collaborato come traduttore per le forze armate americane presenti sul territorio afgano”.
La lettera si chiude con una domanda al Sindaco: “cosa le impedisce di prendere provvedimenti, assecondando leggi già esistenti, che sono a tutela dei più deboli tra coloro che vivono nella nostra città? Non crede che sia proprio la Capitale, Roma, a dover dare il buon esempio nell’accogliere coloro che vengono perseguitati per motivi di odio etnico, religioso o politico?”.