Il 12 aprile, la pagina satirica Facebook “Welcome to Favelas“, e poi a seguire tante altre, ha postato un video intitolato “La grande boxe sbarca a Porta Maggiore“. Girato durante un’operazione “anti-abusivismo” contro i venditori ambulanti “abusivi”, il video riprende un poliziotto di Roma Capitale , in precedenza spinto dall’ambulante, mentre assume la posizione classica del pugile, sfidando il suo avversario. La scena che si osserva ha davvero del surreale se si pensa che si verifica nella mattinata di una giornata lavorativa e, intorno ai due protagonisti, ci sono altri immigrati e cittadini romani che stanno aspettando i mezzi pubblici, oltre ai passanti e ad altri agenti di Polizia, in divisa e non.
Si distinguono in sottofondo, i commenti di alcuni presenti oltre che dell’autore del video. Quest’ultimo, pur continuando impassibilmente a filmare senza intervenire, interviene a favore dell’ambulante e deride l’agente parlando in spagnolo, chiamandolo “Rocky” e incitandolo a colpire sotto e poi sopra l’avversario. Si sente anche la voce di una donna, che timidamente prova a intervenire: “Basta ma che c***o è! Così no però eh”, intervenendo a difesa dell’uomo straniero. L’autore del video commenta che l’agente sta spaccando una gamba all’ambulante, chiedendosi se sarebbe possibile una cosa simile in Germania. A questi, si aggiungono le voci degli altri ambulanti: “Siamo in Italia, razzisti”, urla un migrante. “Ogni giorno è così”, aggiunge un altro.
La Polizia riferisce che si è trattato di un venditore abusivo fermato durante un’operazione di “controllo” del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana), assieme al personale dell’Unità Anti Degrado, il quale si è opposto più volte all’identificazione, ribellandosi e rifiutandosi di seguirli al Comando. L’uomo, dopo essere stato bloccato e ammanettato da almeno altre 3 persone, è stato denunciato per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale. Un vigile, rimasto lievemente ferito, si è recato in ospedale per le cure del caso.
“Grazie al video diffuso in rete da un cittadino (in realtà i video sono due, uno amatoriale di un cittadino spagnolo, l’altro di un giornalista de il Fatto Quotidiano, che riprendono da due prospettive diverse l’accaduto, ndr), su quanto successo in mattinata a Porta Maggiore – si legge nella nota della Polizia di Roma Capitale– si è potuto constatare che l’agente ha tentato di difendersi dalla condotta violenta posta in essere dal venditore abusivo e, nello stesso tempo, temporeggiare nell’attesa del sopraggiungere dei colleghi. Precedentemente al filmato, l’abusivo aveva colpito più volte sia l’operante che un’altra collega mentre tentavano ripetutamente di identificarlo. Ai fatti assisteva anche personale ATAC, che ha potuto fornire testimonianza della violenza messa in atto dall’uomo sull’agente, nei momenti antecedenti la ripresa video”. Il Comando ha poi voluto ringraziare il cittadino “che è riuscito a documentare quanto accaduto. Tale filmato verrà messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nel caso riterrà opportuno il suo successivo utilizzo”.
A tale nota si sono aggiunte le parole del Comandante generale della Polizia di Roma Capitale, Antonio di Maggio, che ai microfoni di RaiNews24 ha dichiarato: “Purtroppo il video non mostra completamente tutta la scena. L’agente è un nostro istruttore, fa i corsi di difesa personale presso la nostra scuola di perfezionamento. Quindi, è di tutta evidenza che adotti inevitabilmente delle tecniche di difesa, che sono poi quelle previste in qualsiasi conflitto di natura personale. Purtroppo viviamo in una città dove questi venditori sono fortemente aggressivi, e quindi nella maggior parte dei casi siamo ovviamente costretti a ricorrere alle cure dei sanitari, anche in modo consistente. Alcuni colleghi hanno riportato lesioni anche gravi”.
Ancora una volta la denuncia parte da Facebook. Di nuovo, tante condivisioni e tanta indignazione. Ma oltre a questo, ne esce un’istantanea assai discriminatoria sui cosiddetti “venditori abusivi” definiti come “fortemente aggressivi”, provocatori e violenti. Al punto da “giustificare” un atteggiamento tale da parte della Polizia. Triste è anche l’immagine dei tanti cittadini, italiani e stranieri, che sono rimasti immobili a guardare questo inedito “spettacolo” senza intervenire per fermarlo.