“Nel centro ‘Best House Rom’ è in atto una sistematica violazione dei diritti umani. Circa 300 rom, di cui più della metà minori, vivono in una condizione di segregazione abitativa e sociale”. Lo scrivono i senatori Luigi Manconi e Manuela Serra della Commissione Diritti Umani del Senato, in una nota congiunta diffusa dopo la visita alla struttura di ‘accoglienza’ per rom sita in via Visso 12, nella periferia est della Capitale. I senatori hanno visitato il ‘Best House’ insieme al consigliere di Roma Capitale Riccardo Magi, all’Assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale Francesca Danese e al presidente dell’Associazione 21 Luglio Carlo Stasolla. “In questo edificio, in stanze piccolissime dove vivono anche fino a dodici persone, ammassate, ci sono bambini che non possono vedere la luce del sole perché non esistono finestre”, ha affermato l’assessore Danese, ricordando inoltre che “il centro ha costi altissimi per l’amministrazione comunale, oltre 700 euro al mese a persona, e non possiede i requisiti igienico-sanitari”. Condizioni che la 21 Luglio denuncia da anni: proprio la settimana scorsa l’associazione ha presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, per chiedere l’accertamento della trasparenza degli atti che hanno portato all’apertura e al funzionamento del centro di ‘accoglienza’. Secondo i dati raccolti dalla 21 Luglio, infatti, la gestione del centro sarebbe stata affidata alla Cooperativa Inopera non dopo un bando di gara, bensì in modo diretto, con una determinazione dirigenziale del Comune di Roma. Inoltre, alla struttura mancherebbero i requisiti previsti dalla normativa regionale riguardante le strutture socio-assistenziali nella Regione Lazio. L’associazione ha infine segnalato le intimidazioni subite da chi ha denunciato le condizioni del centro. Intimidazioni rivelate già lo scorso novembre anche dalla senatrice Serra: “Qui mancano i diritti umani, è un anno che ci occupiamo di campi rom, e non ho mai visto niente del genere. Qui le persone sono terrorizzate dal parlare con l’esterno”. (Per info vedi qui).
La situazione del Best House è dunque da tempo conosciuta dalle istituzioni, e lo stesso sindaco di Roma Ignazio Marino si è recentemente espresso in merito, impegnandosi, in una nota rivolta a Stasolla e Magi, “a trovare una soluzione alternativa per le donne, gli uomini e i bambini che oggi vivono in condizioni non dignitose”. Gli fa eco oggi l’assessore Danese: “Il ‘Best House’ va chiuso. Mi sto preoccupando di trovare un sistema di accoglienza rispettoso dei diritti delle persone e stiamo effettuando un monitoraggio al riguardo. Entro un paio di mesi conto di sistemare tutto”.
Ma non è solo il ‘Best House’ a dover essere eliminato: come sottolineato dai membri della delegazione in visita alla struttura, “vanno superati i ‘campi rom’, attraverso l’individuazione dei percorsi di inclusione sociale previsti dalla Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti in Italia”.