Due vicende molto simili, a poco tempo di distanza l’una dall’altra. Due episodi che coinvolgono il mondo dell’informazione e i cittadini rom.
Lo scorso 8 aprile una giornalista di Mattino 5, trasmissione in onda su Canale 5, intervista una ragazza rom, che racconta la propria quotidianità: furti e rapine. Il 22 aprile, la trasmissione Servizio Pubblico, in onda su La7, intervista la stessa ragazza, che afferma di essere stata pagata 20 euro dalla giornalista di Mattino 5 per effettuare tali dichiarazioni. L’associazione Carta di Roma chiede un intervento urgente all’Ordine dei Giornalisti per fare al più presto chiarezza sulla vicenda.
Ieri, Mediaset ha allontanato un giornalista autore di due servizi andati in onda rispettivamente nella trasmissione ‘Quinta colonna‘ il 27 aprile 2015, e in ‘Dalla vostra parte‘ il 3 aprile. Il motivo? I servizi sarebbero falsi: i ruoli di “un rom truffatore e orgogliosamente impunito e un musulmano estremista che invocava lo sterminio dei cristiani”, denuncia Carta di Roma, sarebbero stati in realtà “recitati” dalla stessa persona, un cittadino rom estraneo alle due storie raccontate. Lo ha rivelato il programma Striscia la notizia, specificando che anche in questo caso al giovane intervistato sarebbe stato offerto del denaro.
Sono vicende irrispettose, tristi, pericolose e irresponsabili.
Sono irrispettose nei confronti dei cittadini rom, ancora una volta stigmatizzati, e nei confronti degli spettatori dei programmi, a cui non viene corrisposto un servizio di informazione reale.
E’ triste che alcuni giornalisti si avvalgano del potere economico per deviare l’informazione.
E’ pericoloso che si scelga un’informazione sensazionalista e deviante rispetto alla realtà.
E’ irresponsabile: altre volte abbiamo visto come una cattiva informazione possa generare atti di violenza.
“Negli ultimi mesi – scrive l’associazione Carta di Roma, nata, lo ricordiamo, per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione – abbiamo assistito al lancio a livello nazionale, e il clima elettorale in vista delle regionali di maggio certamente ha contribuito, di una nuova campagna di odio verso il diverso, immigrato, rom o sinto che sia. Il tutto grazie ad un profluvio di talk e trasmissioni televisive che rilanciano messaggi espliciti: «Questi qua vivono sulle nostre spalle, sono violenti, portano disordine e malattie e rubano il lavoro agli italiani!» […]”. Proprio per questo Carta di Roma ha lanciato un “appello contro la disinformazione che genera xenofobia”, che si può leggere qui.
Qui, invece, l’articolo di Carta di Roma, in cui vengono approfondite le due vicende.