Il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (European Roma Rights Centre, ERRC),insieme alle associazioni 21 luglio e OsservAzione, hanno inviato una lettera al Comune di Napoli per esprimere la propria preoccupazione in merito al piano del Comune di sgomberare la comunità rom di Cupa Perillo. Uno sgombero che, nelle previsioni del Comune, non prevedeva una soluzione alternativa: l’amministrazione avrebbe provveduto al trasferimento di metà delle persone presenti nell’insediamento sgomberato, che sarebbero state portate in un nuovo campo segregante. Per l’altra metà – circa 400 persone – nemmeno questa ipotesi.
Come sottolineato dalle associazioni, “queste politiche serviranno soltanto a consolidare la segregazione piuttosto che favorire la piena inclusione sociale, in violazione di quanto stabilito dai parametri legali nazionali e dell’Unione Europea”. Per questo le organizzazioni firmatarie hanno scritto alla Commissione Europea, segnalando “lo sgombero pianificato e la costruzione di un altro campo segregante con fondi europei”. Un progetto giudicato dalla Commissione Europea “non in linea con gli obiettivi dei FESR”, e al quale si è opposta, contrapponendosi così a quanto pianificato dal Comune di Napoli.
Proprio per questi motivi Associazione 21 luglio, ERRC e OsservAzione chiedono “con urgenza al Comune di Napoli di rispettare i parametri legali europei e nazionali”, evitando di non costruire un altro campo segregante per la comunità rom. Piuttosto, il Comune dovrebbe “fornire a tutti gli abitanti dei campi informali di Cupa Perillo (circa 800) soluzioni abitative accessibili in un ambiente integrato, supportando l’inclusione abitativa con misure specifiche in settori chiave quali l’istruzione, la salute e il lavoro”.