La sentenza 16393 della Cassazione dispone la riapertura di un procedimento nei confronti di un cittadino italiano che si era rivolto ad un immigrato, dicendogli: «Africano, torna in Africa a mangiare banane! Scimmia!». Il giudice di pace, in precedenza, aveva prosciolto l’uomo perché l’immigrato aveva ritirato la querela. Ma il procuratore generale della Corte d’appello di Trieste fa ricorso in Cassazione contro il proscioglimento, sostenendo che in quelle parole è presente l’aggravante razzista, pertanto, vista la gravità del reato, si deve procedere d’ufficio anche in mancanza di querela.