In questo periodo, il fenomeno del razzismo negli stadi sembra essere venuto alla ribalta: la reazione di Boateng ad alcuni cori razzisti (http://sostieni.cronachediordinariorazzismo.org/2013/01/cori-razzisti-milan-abbandona-il-campo/) è stata l’occasione per aprire un discorso su un fenomeno purtroppo presente da tempo.
La strada da fare è davvero lunga: i cori e gli insulti razzisti continuano e attraversano il mondo del calcio, dalle partite di serie A ai campionati giovanili.
E sono ancora in troppi a liquidarli come comportamenti goliardici. Si evita così di chiamarli con il loro nome e dare loro il giusto peso: sono episodi di razzismo, frequenti e gravi.
Esempio recente: i commenti alla frase pronunciata da Paolo Berlusconi. A Monza, durante l’inaugurazione della sede elettorale del candidato Pdl Fabrizio Sala, Paolo Berlusconi, riferendosi al nuovo acquisto del Milan Mario Balotelli, ha dichiarato: “Andiamo a vedere il negretto di famiglia..”.
Una frase grave che il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e La Repubblica, hanno derubricato a “gaffe”.