Colpevole, e condannato al pagamento di una multa da 7500 euro: questo l’esito del processo, conclusosi giovedì scorso, a un veronese di 59 anni, accusato di “ingiurie aggravate da discriminazione razziale e etnica”.
L’episodio risale al luglio scorso, quando l’uomo, in cosa allo sportello della biglietteria della stazione di Porta Nuova a Verona, trovandosi di fronte un’impiegata nera aveva urlato, battendo i pugni sul bancone: “Assumiamo anche le nere? Voglio un’impiegata bianca, non voglio una nera. Tra poco saranno loro i padroni del mondo”. Un commento – o forse sarebbe meglio dire un insulto – che non è sfuggito né alla giovane – una 25enne italiana, nata a Palermo, con origini africane – né ai presenti, che hanno chiesto l’intervento della polizia ferroviaria.
Proprio la presenza e l’intervento dei testimoni ha permesso di denunciare l’uomo, accusato di ingiurie e razzismo e condannato a 30 giorni di arresto, convertiti in una multa da 7500 euro.
Una sentenza importante, che evidenzia l’utilità di prendere posizione e agire contro l’indifferenza del razzismo quotidiano.