Il Centro Astalli, in un comunicato di questa mattina, esprime “seria preoccupazione per il susseguirsi di episodi razzisti e violenti ai danni di cittadini immigrati. Un’escalation di violenza che, dopo 11 persone ferite in meno di due mesi tra cui una bambina di 2 anni e una donna incinta, ha portato domenica scorsa alla morte di un uomo”. Il Centro Astalli chiede “alle Istituzioni nazionali e alle amministrazioni locali i cui territori sono stati teatro di questi incresciosi episodi, di intervenire con fermezza e in modo inequivocabile contro ogni forma di violenza e razzismo”. Si chiede inoltre “a chi svolge ruoli politici, narrazioni in cui slogan e semplificazioni lascino il posto alla rappresentazione realistica della complessità delle migrazioni che vanno governate e non demonizzate o peggio usate strumentalmente per far leva sull’emotività dei contesti locali e non sulle ragioni e il buon senso”. P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, richiama inoltre “a un uso del linguaggio ponderato e sempre costruttivo da parte di esponenti politici e istituzionali che a causa di una grande visibilità ed esposizione mediatica possono suscitare o consolidare nei cittadini sentimenti di razzismo e odio razziale, legittimandoli ad azioni che rischiano di esporre la società italiana a insicurezza e violenza. Occorre senza indugio non sottovalutare quanto stiamo vivendo mettendo in campo ogni mezzo per costruire la pace sociale”.