“Mettere la conoscenza al servizio della battaglia civile e politica contro i razzismi“. Questa l’iniziativa proposta dagli antropologi che verrà presentata giovedì 15 febbraio alle ore 13 a Roma presso la sala stampa della Camera dei Deputati. Qui di seguito il comunicato stampa pubblicato dall’Associazione Antropologica Italiana.
A ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia e dopo il folle gesto razzista avvenuto a Macerata, è urgente mettere in campo il maggior numero di azioni efficaci contro il diffondersi dei razzismi.
Al riguardo è quanto mai opportuno il documento sottoscritto dalle Associazioni e Società Scientifiche italiane degli antropologi*. Nel testo si sottolinea come lo studio e l’approfondimento della diversità (biologica e culturale) abbiano ormai chiarito che l’umanità non è costituita da un insieme di gruppi tra loro separati e incapaci di sviluppare forme di convivenza, scambio e condivisione. Al tempo stesso, non vi sono basi ereditarie che giustificano l’esistenza di “gerarchie sociali” basate su supposte ineguaglianze cognitive o comportamentali tra gruppi umani. Infine, le diversità culturali rimandano a una selva di somiglianze create da continui contatti e interazioni, piuttosto che a una tragica serie di muri e di barriere.
Nell’attuale situazione sociale, segnata da tensioni e rischi di disgregazione, è fondamentale che questi e altri elementi di conoscenza vengano condivisi, sempre di più e sempre meglio, con tutti i cittadini.
Nell’occasione della conferenza stampa presso la Camera dei Deputati gli antropologi italiani presenteranno il documento e rivolgeranno un appello alle formazioni politiche, alle candidate e ai candidati alle elezioni del 4 marzo affinché si impegnino a fare della conoscenza un argine contro tutti i razzismi, promuovendo politiche e iniziative che favoriscano (a partire dalla scuola) una corretta e aggiornata informazione scientifica sulla natura e il significato della diversità biologica e culturale.
Tra i partecipanti, Stefano Allovio (Università di Milano), Alessandro Lupo e Giovanni Destro Bisol (Università La Sapienza). Il dibattito verrà moderato dal giornalista scientifico Pietro Greco.* AAI (Associazione Antropologica Italiana), SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), ANPIA (Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia), ISItA (Istituto Italiano di Antropologia), SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata), SIAM (Società Italiana di Antropologia Medica), SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici).
Al riguardo è quanto mai opportuno il documento sottoscritto dalle Associazioni e Società Scientifiche italiane degli antropologi*. Nel testo si sottolinea come lo studio e l’approfondimento della diversità (biologica e culturale) abbiano ormai chiarito che l’umanità non è costituita da un insieme di gruppi tra loro separati e incapaci di sviluppare forme di convivenza, scambio e condivisione. Al tempo stesso, non vi sono basi ereditarie che giustificano l’esistenza di “gerarchie sociali” basate su supposte ineguaglianze cognitive o comportamentali tra gruppi umani. Infine, le diversità culturali rimandano a una selva di somiglianze create da continui contatti e interazioni, piuttosto che a una tragica serie di muri e di barriere.
Nell’attuale situazione sociale, segnata da tensioni e rischi di disgregazione, è fondamentale che questi e altri elementi di conoscenza vengano condivisi, sempre di più e sempre meglio, con tutti i cittadini.
Nell’occasione della conferenza stampa presso la Camera dei Deputati gli antropologi italiani presenteranno il documento e rivolgeranno un appello alle formazioni politiche, alle candidate e ai candidati alle elezioni del 4 marzo affinché si impegnino a fare della conoscenza un argine contro tutti i razzismi, promuovendo politiche e iniziative che favoriscano (a partire dalla scuola) una corretta e aggiornata informazione scientifica sulla natura e il significato della diversità biologica e culturale.
Tra i partecipanti, Stefano Allovio (Università di Milano), Alessandro Lupo e Giovanni Destro Bisol (Università La Sapienza). Il dibattito verrà moderato dal giornalista scientifico Pietro Greco.* AAI (Associazione Antropologica Italiana), SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), ANPIA (Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia), ISItA (Istituto Italiano di Antropologia), SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata), SIAM (Società Italiana di Antropologia Medica), SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici).