In Germania gli youtuber razzisti e nazionalisti scalano le classifiche della musica: “La propaganda è diventata la normalità sui social”. L’algoritmo di YouTube li premia. La censura li sfiora appena. Viaggiano sul confine della propaganda neonazista, un video tira l’altro tra gli utenti, nella cerchia dell’odio che mobilita paure e voglia di violenza. Un interessante articolo di Letizia Tortello pubblicato sul quotidiano La Stampa del 4 marzo 2020.