Armando Spataro, procuratore capo di Torino, in un’intervista esclusiva a TPI (The Post Internazionale, giornale online specializzato nell’attualità internazionale), raccolta da Lara Tomasetta, commenta gli ultimi accadimenti di cronaca che hanno visto coinvolti numerosi cittadini stranieri aggrediti, feriti o addirittura uccisi a causa dell’odio e della violenza razzista. “Non sono un sociologo, faccio il pm, parlo sulla base delle mie conoscenze: in alcuni casi la vera matrice è ancora da accertare, ma di certo si vive in un clima in cui affermazioni sempre più diffuse e che circolano anche in ambiti politici rischiano di aumentare l’allarme, di far crescere l’odio e di indurre persino i cittadini a rinunciare a parte dei loro diritti in nome della sicurezza. Questo clima rischia di diffondersi. Trovo che occorrano più freddezza e più ragione, di cui dovrebbe farsi carico chi ha la responsabilità di guida politica del paese“. Già circa un mese fa (noi ne avevamo parlato qui), il procuratore generale Francesco Salluzzo aveva affermato: “E’ sotto gli occhi di tutti (almeno di chi si informa) che nel nostro Paese si stanno moltiplicando episodi di intolleranza razziale e religiosa nei confronti di persone straniere, con la sola colpa di essere tali e di avere cercato di trovare “riparo” e aiuto nel nostro Paese. Con comportamenti che non solo costituiscono reato ma che, per una precisa scelta del legislatore sovrano, sono considerati aggravati e, quindi, puniti con una pena più alta, quando commessi per le finalità di cui ho detto”.