L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi) commenta la circolare diramata due giorni fa dal Ministro dell’Interno (noi ne abbiamo parlato qui) sulla revisione delle modalità di concessione della protezione umanitaria: “È un attacco al diritto di asilo, non si possono velocizzare procedure solo mettendo in secondo piano i diritti delle persone”. Nella lettura di ASGI, la strada scelta è ancora una volta quella sbagliata, dopo che già la riforma Minniti – Orlando aveva ridotto i gradi di giudizio, peraltro “considerando che la Cassazione non può rivalutare i fatti, sostanzialmente è come se avessimo un solo grado di giudizio ormai”. Insomma, quella che sembra solo una questione di buonsenso, la “velocizzazione” dei procedimenti, può invece costituire un attacco ai diritti dei richiedenti asilo. La circolare del ministero dell’Interno, inoltre, invita le Commissioni Territoriali a operare nel “più assoluto rigore e scrupolosità”, al fine di ridurre la concessione di questi permessi. Asgi sostiene che se ciò venisse applicato, porterebbe ulteriore irregolarità e sfruttamento. La circolare, secondo i giuristi, è inopportuna ed errata nei suoi presupposti e nelle sue finalità, e nel commento ne vengono analizzati i motivi. Nelle conclusioni del commento, Asgi auspica “che l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura non potranno essere intaccate da un simile tentativo di condizionamento, ribadiamo la necessità di una riforma del sistema che porti gli organi decisionali amministrativi in questa materia ad essere formalmente ed istituzionalmente autonomi e indipendenti dal potere esecutivo e, sino a quando ciò non avvenga, vogliano sempre fare prevalere i precetti costituzionali, affinché – tramite i funzionari pubblici – siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.
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