Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione n.146 del 17 ottobre 2014, contenente nuove disposizioni che modificano le attuali procedure di esame delle domande di protezione internazionale dei richiedenti asilo e istituisce nuovi fondi per l’accoglienza.
In vigore dal 22 ottobre 2014, la legge n. 146 introduce le seguenti novità:
°le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale raddoppiano, passando da dieci a venti, e viene disposto il loro insediamento presso le Prefetture, che forniranno supporto logistico e organizzativo. La funzione di coordinamento è attribuita al Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno.
°qualora il richiedente asilo venga trasferito in un centro d’accoglienza diverso da quello in cui è stato accolto, si prevede che la competenza per l’esame della domanda passi alla Commissione del luogo di destinazione, ma sarà possibile anche assegnare la competenza tenendo conto del carico di lavoro di ogni Commissione territoriale, onde evitare sovraccarichi. Qualora il richiedente asilo abbia già svolto il colloquio, rimarrà competente la Commissione di fronte alla quale si è svolto.
°per il colloquio è prevista una procedura più snella, in quanto potrà essere svolto anche alla presenza di un solo membro della Commissione e non di tutto il collegio, e su richiesta dell’interessato o del presidente si potrà svolgere davanti all’intera Commissione;
rispetto all’esame delle domande il rappresentante dell’Unhcr, membro delle Commissioni territoriali, può essere designato dall’organismo internazionale senza doverne necessariamente fare parte;
°i componenti delle Commissioni territoriali dovranno partecipare a corsi di formazione iniziale e successivamente di aggiornamento, organizzati dalla Commissione Nazionale, in collaborazione con l’Unhcr – Alto Commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati e l’EASO – European Asylum Support Office;
°viene incrementato di 50,8 milioni di euro per il 2014 il Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, in modo da permettere l’ampliamento dello Sprar – Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, gestita dai Comuni;
vengono assegnati al Ministero dell’Interno 62,7 milioni di euro per ‘fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale’;
°ogni anno entro il 30 giugno il Ministero dell’Interno dovrà inviare una relazione al parlamento sull’utilizzo del fondo immigrazione e una relazione sul sistema di accoglienza italiano.