Il 30 settembre 2015 è entrato in vigore il decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 142, di attuazione della direttiva 2013/33/UE sulle norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e della direttiva 2013/32/UE sulle procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.
Il testo in attuazione delle due direttive UE riforma in profondità il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e le procedure di esame delle domande di asilo, aspetti di enorme importanza pratica e politica in questo periodo di forti afflussi di richiedenti asilo e di difficoltà del sistema di accoglienza.
Il decreto si compone di due parti che disciplinano due aspetti di per sé distinti, ma connessi, a loro volta regolati da due distinte direttive UE:
– la prima parte riforma completamente la disciplina del sistema di accoglienza del richiedente asilo, inclusi casi di trattenimento del richiedente asilo e senz’altro si tratta della parte più complessa e con maggiori profili costituzionali e di diritto UE;
– la seconda parte modifica in alcune piccole parti importanti, ma non del tutto decisive, la procedura di esame delle domande e la disciplina dei ricorsi giurisdizionali.
Le norme del decreto dovranno anche essere integrate e attuate anche da successive norme di attuazione.
Si tratta di una riforma di grande importanza nel diritto degli stranieri, che riguarda la condizione dei richiedenti asilo, l’attività delle Commissioni territoriali per la protezione internazionale, gli avvocati, i giudici, gli operatori del sistema di accoglienza, il personale delle forze di polizia.
Poiché però il decreto è scritto in modo molto complesso, ASGI ha predisposto alcuni strumenti di analisi:
– una breve scheda di Noris Morandi che dà alcuni cenni sommari ai principali contenuti del decreto,